Verso la finale Scudetto: D'Alessio e Marazzotti, gli uomini che (non) ti aspetti

La lunga rosa sta facendo la differenza per raggiungere gli obiettivi stagionali in termini di risultato, ma ha anche diminuito il possibile minutaggio che, altrove, per diversi profili sarebbe ben più alto. Questa è la Roma. Soprattutto in questa stagione e soprattutto dopo il "ritorno" in Primavera dei vari Pagano, Pisilli, Cherubini, Joao Costa & Co. che di base sarebbero dovuti rimanere in prima squadra. 

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Tra i profili di cui sopra, Francesco D'Alessio e Fabrizio Marazzotti, insieme a Leonardo Graziani e tanti altri, in un'altra squadra sarebbero stati sicuramente titolari inamovibili. A novanta minuti dalla fine della stagione e da tutti i bilancio che seguiranno, i due non hanno trovato troppo spazio nelle ultime settimane, ma attenzione. Nei momenti cruciali, alle volte, è proprio il jolly che non ti aspetti a far saltare il banco. L'ex Spes Artiglio, classe 2005, dispone di un talento potenzialmente sconfinato che fatica ancora ad esprimere del tutto, ma già nel derby è andato a un passo dal gol. Francesco D'Alessio, 2004, non è un giocatore di troppo estro e fantasia come il collega, ma dispone di un bagaglio che, in vista del salto nel calcio dei grandi, farà la differenza. A partire da un'intelligenza tattica fuori dal comune che negli anni ha consentito agli allenatori di impiegarlo in ogni zona del campo, avendo la certezza che la qualità della prestazione difficilmente sarebbe venuta meno. Domani, come contro la Lazio, dovrebbero partire ancora dalla panchina, ma chissà che a partita in corso...

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