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Primavera 1
23 Settembre 2025
Alberto De Rossi (Foto ©De Cesaris)
La tecnica
Nei 19 anni trascorsi sulla panchina della Primavera giallorossa, Alberto De Rossi ha centrato tanti successi e fatto sbocciare talenti cristallini come Pellegrini, Politano, Calafiori, Frattesi o lo stesso figlio Daniele: "È stato un orgoglio. Ho avuto l’enorme fortuna di partecipare attivamente alla vita del club, alla crescita di tantissimi ragazzi. Per me l’appartenenza è un concetto importante, che cerco di trasmettere e incentivare. La nostra volontà è sempre quella di partire dal nostro territorio, da Roma, dai ragazzi che vogliono diventare calciatori della Roma. Dobbiamo essere presenti sul territorio, mi piace che la maglia della Roma sia un sogno per i giovanissimi. Il più grande rimpianto? Riccardi, era un talento raro poi si è inceppato qualcosa”, ha dichiarato De Rossi. Che poi bacchetta anche la gestione dei giovani in Italia. I ragazzi che vengono da campionati stranieri sono più pronti ma non necessariamente più bravi, perché giocano prima, hanno avuto esperienze negative con gli adulti e ne hanno fatto tesoro. L’Italia è indietro in questo, lo vediamo. Prima non era così, basti ricordare il famoso mondiale del 1982, quello di Bruno Conti. Nel passato si lavorava sulla tecnica individuale, per la crescita dell’individuo, poi abbiamo visto e ammirato l’Olanda, l’Ajax, il Barcellona, tante realtà che si mettevano in mostra. Abbiamo perso un po’ della nostra cultura, avevamo una preparazione di base formidabile, ora paradossalmente la stiamo rincorrendo di nuovo, un cerchio che si chiude. Ho visto Italia-Inghilterra Under 15, a esempio, e la nostra fisicità era inferiore. La domanda è: come fai a giocare con un ragazzo più alto e strutturato fisicamente? Con la tecnica".
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