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Racing Club, Pino Petrelli: "Con il Calcio Sezze senza ansia"

L'allenatore della formazione lidense parla a pochi giorni dall'attesa gara valida per il primo turno dei play off

19 Maggio 2016

Pino Petrelli (©Caprino)

Pino Petrelli (©Caprino)

Pino Petrelli (©Caprino)

Pochi giorni al primo turno dei play off. Il Racing Club di Pino Petrelli si avvicina a piccoli passi alla gara che potrebbe avvicinare i lidensi all’Eccellenza. Al Pineta dei Liberti arriverà il Calcio Sezze che ha concluso la regular season al terzo posto del girone D. Un avversario non semplice, che nel corso dell’anno ha occupato la prima posizione per diverse giornate. Il Racing Club sta preparando la gara senza troppe pressioni, allenandosi con calma. “Non abbiamo modificato il nostro modo di lavorare - commenta il tecnico Pino Petrelli - Purtroppo avremo due defezioni pesanti come Celiani e Placidi, entrambi attaccanti. Questo vorrà dire che dovremo decidere chi schierare al centro del reparto offensivo. Nonostante tutto ciò, arriviamo al match molto carichi e soddisfatti di quello che abbiamo fatto fino ad ora”. Per il mister lidense sarà un match equilibrato, in cui è difficile indicare un favorito: “Non è possibile dire come finirà l’incontro. Se una squadra conclude il campionato al secondo o terzo posto vuol dire che ha qualità importanti. Oltretutto nelle partite ad eliminazione diretta può accadere qualsiasi cosa. Penso che vincerà chi scenderà in campo con meno ansia e paura”. Il Racing Club avrà la possibilità di giocare per due risultati su tre, ma per Petrelli è un vantaggio esiguo: “Il fatto di passare il turno anche in caso di parità cambia poco. Noi giocheremo come sempre, consapevoli che si potrebbe andare anche ai supplementari. In ogni caso non si può scendere in campo per difendere lo 0-0, sarebbe troppo rischioso”. Il tecnico conclude parlando di cosa farà la differenza in questo primo turno play off: “A queste categorie non c’è un giocatore che possa spostare gli equilibri, altrimenti giocherebbe in altre squadre. La differenza la farà il gruppo e la condizione atletica dei giocatori. L’unica preoccupazione che ho, infatti, riguarda la tenuta fisica, perché in questa fase della stagione le formazioni che hanno la miglior condizione sono quelle che hanno lavorato molto sul fondo in fase di preparazione. Dato che io sono subentrato nel corso dell’anno non ho potuto allenare la squadra in estate e quindi questa è l’unica incognita”.  

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