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l'intervista
01 Giugno 2016
Giuseppe Tornesi, ha realizzato 17 reti in campionato (Foto©Lori)
É stato sicuramente tra i protagonisti dell’ultimo campionato di Promozione. Parliamo di Giuseppe Tornesi, attaccante che si è laureato capocannoniere del girone C con 17 reti. Un bottino di tutto rispetto, in un raggruppamento pieno di attaccanti di grande livello con Laghigna, Morelli, Pangrazi e molti altri. Il classe ’93 ha condotto, a suon di gol, il suo Cori verso la salvezza ed ora si prepara per una nuova avventura, anche se non si ancora dove.
Giuseppe per te è stato un anno splendido. Si può considerando la stagione della tua consacrazione?
“Penso di si. Dal punto di vista delle reti segnate è stato il migliore, anche se due anni fa aveva già fatto bene, siglando 13 gol ma saltando la prima parte di stagione. Nel complesso è stato un campionato positivo, per me e per la squadra. Sicuramente si poteva fare qualcosa in più, ma non mi posso lamentare”
Fare tanti gol con una squadra che lotta per la salvezza vale ancor di più?
“Forse si, anche se devo ringraziare tutti i compagni per avermi aiutato perché da solo è difficile realizzare tante reti. Certo, il fatto di giocare con un centrocampo muscolare ha complicato un po’ le cose, perché mancava quel giocatore in grado di servire l’assist vincente. Non posso però che dire grazie a tutti i miei compagni, perché mi hanno supportato ed insieme siamo riusciti a mantenere la categoria”.
Con il Cori vi siete resi protagonisti di una rincorsa incredibile. Sembravate spacciati ed invece avete raggiunto la salvezza senza play out. Qual è stato il vostro punto di forza?
“Sicuramente mister Bindi. Il momento del suo arrivo è stata la svolta della stagione. Ha aggiustato la difesa, che in quel momento era il nostro punto debole, ma soprattutto ci ha saputo tenere uniti ed ha lavorato molto sulla nostra testa. Forse è stato più importante dal punto di vista umano che tecnico. Non era semplice gestire un gruppo con tanti giovani, di cui alcuni non avevano mai giocato in Promozione, per questo dico che è stato lui il nostro punto di forza. Ovviamente noi ci abbiamo messo del nostro, perché abbiamo tirato fuori l’orgoglio. Non volevamo retrocedere e lo abbiamo dimostrato sul campo. Altra persona importante è stata il presidente Morucci. Quando sembravamo condannati, in molti si sarebbero defilati, lui invece non ci ha abbandonato. Ha sofferto con noi fino alla gioia finale”
Mister Bindi, in un’intervista di qualche mese fa, disse che puoi migliorare ancora molto e che forse dovresti mettere maggior concentrazione negli allenamenti. Cosa ne pensi?
“Ha ragione (ride ndr). Lui mi è stato sempre vicino, anche nei momenti difficili. Sicuramente mi ha fatto crescere, ma come dice lui posso ancora migliorare molto. Se riuscissi a curare meglio il mio corpo e mi allenassi sempre al 100% potrei fare ancora di più. Avendo avuto qualche infortunio di troppo, a volte non spingo al massimo per provare a gestirmi. Per caratteristiche sono molto diverso dai classici attaccanti. Io svario tanto e attacco spesso la profondità, non rimango mai statico. Se crescessi dal punto di vista mentale potrei diventare un attaccante importante per questa categoria”.
Il tuo futuro sarà lontano da Cori. Hai già ricevuto qualche offerta?
“Sicuramente lascerò Cori. Ho ricevuto diverse offerte, anche se per ora parliamo solamente di chiacchiere informali. Mi hanno cercato anche alcuni club di Eccellenza, ma io vorrei rimanere in Promozione, anche perché vado all’università e forse non avrei tanto tempo per dedicarmi ad un campionato più impegnativo. Mi piacerebbe giocare per una squadra che ha voglia di disputare un campionato di alta classifica. Aspetterò e valuterò la migliore proposta per me”
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