la riflessione

Monti Cimini, giusto esonerare Del Canuto a -3 dalla vetta?

Il divorzio con il tecnico arriva come un fulmine a ciel sereno. Il club gli aveva rinnovato la fiducia dopo il ko di domenica

Clamoroso in Promozione: nella mattinata di oggi la Polisportiva Monti Cimini ha sollevato dall'incarico di allenatore Steafno Del Canuto, svelando il nome del suo sostituto solo poche ore più tardi. Un addio che è arrivato come un fulmine a ciel sereno per gli addetti ai lavori, ma forse non per l'ex tecnico del Montefiascone (…) Perché questo esonero è “clamoroso”? Secondo noi, almeno per tre motivi.


In primo luogo, il campo. Stando alle tempistiche dell'accaduto, Del Canuto pagherebbe la sconfitta interna contro il Montespaccato, un ko di misura maturato nei minuti finali - e in inferiorità numerica! - di un match che gli esperti avrebbero definito “da zero a zero”. Perdere non piace a nessuno, soprattutto a una società che ha allestito una rosa da vertice, ma non dimentichiamo che quella con il Montespaccato è stata la prima sconfitta in campionato della Polisportiva Monti Cimini, per di più contro la formazione prima in classifica e strafavorita per la vittoria finale. Ci domandiamo: è davvero così umiliante per una società perdere al 90' contro un avversario che poco più di un mese fa era pronto per il ripescaggio in Eccellenza?



In secondo luogo, per le dichiarazioni a supporto del mister a cui la società si era lasciata andare dopo il ko di domenica, con il direttore tecnico Gianni Patrizi sicuramente amareggiato per la sconfitta ma che rinnovava la fiducia a Del Canuto. Affermazioni che, a quanto pare, non hanno avuto un seguito pratico, vista la decisione di sbarazzarsi in quattro e quattr'otto del tecnico e di annunciare, dopo una manciata di ore, il nuovo allenatore.

Infine, la squadra. Un gruppo di venti giocatori nuovi che stanno iniziando a conoscersi e ad amalgamarsi tra di loro, e numeri alla mano lo stanno facendo anche discretamente bene: 13 punti in 6 partite e quarto posto in graduatoria, con la vetta distante solo 3 lunghezze, non sembrano proprio raccontare la storia di un fallimento tecnico dopo appena un mese di campionato. Ma forse nei piani della dirigenza cimina, la squadra avrebbe dovuto ammazzare il campionato già dopo 6 giornate, e allora giusto esonerare un allenatore che non sa usare la bacchetta magica...


Ad ogni modo, il nostro ragionamento andrebbe a monte se dietro all'allontanamento di Stefano Del Canuto ci fossero motivazioni personali, o di altro genere tra le due parti, e se l'avvicendamento in panchina con Daniele Scarfini fosse già deciso da tempo. Scarfini che adesso raccoglie la patata bollente dal suo predecessore e che proverà a far ripartire la caccia all'Eccellenza già dal prossimo impegno contro il Casalotti. In bocca al lupo.

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