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L'INTERVISTA

Paolini: "Ecco perché mi sono dimesso"

In settimana la Polisportiva Tecchiena si è ritrovata senza guida tecnica a causa delle dimissioni di mister Fabiano Paolini

07 Dicembre 2017

Fabiano Paolini @GazReg

Fabiano Paolini @GazReg

Fabiano Paolini @GazReg

Il girone D di Promozione, quest'anno, è sicuramente uno dei più avvincenti e combattuti. Con ben sei squadre in 5 punti a contendersi il primo posto, abbiamo assistito a diversi cambi di protagonisti, con molte squadre a darsi il cambio in testa alla classifica. Una di queste è stata la Polisportiva Tecchiena, sopratutto grazie all'eccellente partenza della squadra guidata da mister Fabiano Paolini. Col passare delle giornate, però, quel forza e quella costanza è venuta meno, e così il Tecchiena, oggi, si ritrova decima in classifica a quota 16, con un'alternanza di risultati tutt'altro che soddisfacenti. Ma in settimana, insieme al pareggio per 3 a 3 contro lo Sporting Calcio Vodice, è arrivata un'altra sorpresa in casa Tecchiena: le dimissioni di mister Paolini. Dopo un iniziale silenzio da parte di tutte le parti in causa, oggi mister Paolini ha deciso di venire allo scoperto, spiegando le motivazioni che lo hanno portato a fare questo passo indietro: "Le dimissioni non riguardano l'andamento della squadra nè il rapporto con la dirigenza. Esse dipendono da motivi strettamente personali che hanno poco a che fare col calcio. Paradossalmente il problema principale, arrivati a questo punto, era proprio l'ottimo esordio in campionato, dove i miei ragazzi hanno sorpreso tutti quanti regalando grandi prestazioni e vittorie eccellenti. Poi invece siamo incappati in una serie di risultati altalenanti, e non abbiamo avuto la forza e la prontezza per risolverli immediatamente. Proprio per questo, non mi sentivo più in condizione di continuare questo cammino, viste le motivazioni personali che mi angosciano." Un addio dettato quindi da fattori esterni, che non c'entrano nulla col rapporto con la società, sul quale invece mister Paolini ha voluto dire la propria: "La società mi ha regalato un piccolo sogno, permettendomi di fare esperienza essendo io l'allenatore più giovane del girone. Mi sono lasciato benissimo con i vertici societari, e con loro non ho assolutamente alcun tipo di problema." 

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