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L'Intervista

Ottavia, Porcelli: "Noi equilibrati, il Ronciglione meno"

Il tecnico degli azzurri, ancora capolista, parla del duello con la formazione di Oroni e del finale di stagione

06 Aprile 2018

Pino Porcelli ©Del Gobbo

Pino Porcelli ©Del Gobbo

Pino Porcelli ©Del Gobbo

Le vacanze pasquali saranno state sicuramente piacevoli per l’Ottavia, che prima della pausa ha allungato sul RonciglioneUnited, ora a -7 dalla vetta. Per il tecnico degli azzurri, Pino Porcelli, questa situazione non è sorprendente: “Quando avevamo pareggiato con Accademia e Aranova non avevo parlato di crisi, perché eravamo al lavoro per poter affrontare con grande energia il finale di stagione. Così sta accadendo, quindi il lavoro atletico ha funzionato. Le due vittorie nelle ultime due con Pescatori Ostia e Bomarzo ne sono la dimostrazione”.


Nel prossimo turno l’Ottavia affronterà in casa la Compagnia Portuale, probabilmente uno degli ultimi due difficili impegni di questo finale di campionato (dopo questa gara, infatti, gli azzurri andranno a Ronciglione). Porcelli conosce bene il prossimo avversario: “La Compagnia è una squadra molto forte, con dei giocatori di alto livello, che puntavano a vincere il campionato”. Per la CPC questa è l’ultima chiamata per poter tornare nella lotta per il titolo: “Si giocano molto: ad entrambi serve la vittoria. Il pari potrebbe essere inutile, ma riflettendo, dato che il Ronciglione giocherà ad Ostia con la Pescatori, un punto sarebbe comunque positivo. Credo, infatti, che i ragazzi di Oroni faticheranno non poco con la Pescatori: questo potrebbe essere un turno favorevole per noi”.


L’allenatore dell’Ottavia conclude parlando proprio dell’inseguitrice Ronciglione, che nello scorso turno ha perso pesantemente con l’Aranova (3-0 in casa, ndr): “Questa débâcle ha una sua logica: nel girone d’andata dopo aver perso contro di noi, il Ronciglione venne sconfitto tra le mura amiche 4-0 dal Bomarzo. La compagine di Oroni è una squadra molto strana: che può vincere o perdere con tutti.  Noi, invece, siamo più continui, organizzati e per questo tempo fa non parlai di crisi”.

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