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L'ANALISI
08 Ottobre 2018
Una volta archiviata la sesta giornata di campionato, dire che per la formazione di Simone Reggio qualcosa non sta girando per il verso giusto è un puro eufemismo. Il Terracina perde anche il derby contro l’Hermada e precipita ulteriormente in classifica, sprofondando a 2 sole lunghezze di vantaggio sul fanalino di coda dell’Aurora Vodice Sabaudia. Proprio contro la formazione di Stanziale i tigrotti avevano inaugurato la stagione con i botti, rifilando una “facile” cinquina e inviando i primi messaggi bellici al resto del girone. Da lì, invece, è iniziata l’involuzione, con 2 punti conquistati in 5 giornate e 3 sconfitte su 3 davanti al pubblico amico: nessuno peggio nel raggruppamento D. Suio-Minturno, Ferentino ed Hermada sono le formazioni ad aver sbancato in successione il Colavolpe, e dopo la débâcle di ieri il pubblico ha perso definitivamente la pazienza, contestando al termine dell’incontro la squadra e i suoi risultati tutt’altro che corrispondenti alle previsioni della vigilia. Tra i più delusi, amareggiati e colpiti dalla protesta dei supporters è stato indubbiamente il tecnico, Simone Reggio, che in qualità di tifoso ed allenatore del Terracina si è opposto in particolar modo alle lamentele, proteggendo il suo operato e i giocatori, ma soprattutto manifestando l’immancabile amore verso la maglia nonostante la situazione sia davvero deludente, quasi fantascientifica per una società blasonata che si ritrova, al momento, a lottare per non retrocedere. I tigrotti dovranno ripartire dalla contestazione e dallo spirito d’appartenenza di alcuni dei loro giocatori, per provare a svoltare una stagione partita nel peggiore dei modi.
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