L'intervista

D'Aponte: "CSL realtà atipica, vinciamo questa scommessa"

Il direttore sportivo dei tirrenici analizza la stagione della squadra e si proietta in vista del prossimo match

Insieme alla proprietà, a mister Daniele Fracassa e ad un risicato numero di volenterosi collaboratori, sta portando la CSL Soccer ai vertici del calcio laziale per quanto concerne una categoria importante come la Promozione. Poco più che ventenne, il direttore sportivo della Daniel D'Aponte ha costruito una squadra ormai collaudata che, a fari spenti, si sta ritagliando uno spazio importante, non solo a Civitavecchia.


D'Aponte, anche quest'anno l'obiettivo prefissato a luglio sta per essere centrato con largo anticipo: bravura o tanto lavoro quotidiano ben calibrato nel tempo?

"Bravura è presto per dirlo, siamo una società davvero molto giovane, ci piace fare le cose in un determinato modo, abbiamo i nostri limiti ma stiamo imparando a rispettarli e a conviverci: soltanto seguendo tale comportamento possiamo limare le lacune che ci contraddistinguono".

Al debutto nel campionato di Promozione siete a quota 32 dopo 21 partite.
"Stiamo interpretando bene la stagione, il girone A annovera 6-7 squadre di grande livello, piazze che hanno vissuto l'Eccellenza e la serie D, per noi essere lì a rendere la vita complicata un po' a tutti è motivo di grande vanto".

In casa avete un rendimento da zona play off, meno in trasferta: il suo punto di vista in merito?

"Mi allaccio alla precedente risposta. Diverse compagini del girone hanno una grande tradizione nel calcio che conta: l'abitudine a calcare certi palcoscenici con una certa disinvoltura fa oggettivamente la differenza: noi ci sentiamo più tranquilli al Flavio Gagliardini e di conseguenza esprimiamo un calcio redditizio al DLF:, fisiologico sia così essendo novizi nel secondo massimo campionato regionale per importanza".

Domenica avete raccolto l'ennesimo successo importante tra le mura amiche, adesso vi attende il derby contro una Compagnia Portuale in evidente difficoltà: la CSL può sgambettare nuovamente quella che è definita un  po' da tutti gli addetti ai lavori come la favorita numero 1 per la vittoria finale?
"Battere una squadra come la CPC è sempre un'impresa indipendentemente dal momento che attraversa. Siamo riusciti a farlo un girone fa, ora loro vengono da un periodo di appannamento e ciò onestamente mi preoccupa, saranno fortemente vogliosi di tornare a brillare come è giusto che sia: parliamo di una squadra che dispone di atleti che hanno fatto calcio come una professione vera e propria nel recente passato e tutt'ora, per alcuni è così. Stimoli a far bene domenica non mancano di certo ma viviamo l'evento con grande serenità interiore".

Se, a breve, verrà confezionata la salvezza matematica cosa pensi possa riservare il futuro alla CSL Soccer?
"Dobbiamo arrivare a quota 45 poi cercheremo anche di giocare con meno tensione addosso ma sempre cercando il massimo in ogni frangente. La nostra è una realtà atipica, aver dimostrato che si può fare calcio anche in determinate condizione è una bella scommessa che, col mister, lo staff dirigenziale e la squadra, stiamo vincendo. Rimanere umili e fiduciosi nei nostri mezzi deve essere il nostro mantra quotidiano: c'è ancora da vivere intensamente questo ultimo quarto di stagione poi, vedremo il da farsi: siamo di sicuro già una bella realtà".

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