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l'intervista
19 Febbraio 2019
Mauro Catracchia ©De Luca
E' uno dei migliori attaccanti del calcio laziale e con i suoi 22 centri sta trascinando insieme a Pastorelli la Corneto Tarqiuinia. E' Mauro Catracchia, attaccante sempreverde e capace di cambiare volto ad una squadra con la sua presenza. Domenica ha messo dentro una doppietta ed è pronto a guidare ancora i suoi verso un grandissimo tragurardo... "Nella partita della giornata precedente contro il Cerveteri in cui niente era andato bene. Mercoledì ci eravamo rialzati con il turno di coppa (vincendo 3-1 contro l'Accademia Calcio Roma) e siamo stati bravi a farci trovare pronti contro il Santa Marinela. Abbiamo dominato il gioco segnando dopo 2' e tutto è diventate più semplice"
Il duello della Corneto per cercare di arrivare al comando del girone è con la CPC squadra dalla quale proviene il bomber. Per lui una sfida in più? "No, penso solo alla mia squadra. Ovnque sono stato ho sempre cercato di fare bene. Non ho rimpianti, forse qualcuno ce l'hanno loro, io sto a posto con la coscienza e non voglio nemmeno parlare altro della CPC, non mi interessa".
Capitolo attaccanti, con chi ti piacerebbe giocare? "Nel nostro girone c'è Cacciavillani, che è un po' simile a me. Forse, restando sempre nel girone A mi piacerebbe giocare con Italiano, giocatore di movimento e con il quale penso sarebbe facile intendersi. Anche Ruggiero potrebbe integrarsi bene con me. Non saprei invece dirti con altri attaccanti o altri giocatori con cui potrei giocare. Mi trovi impreparato (ride ndr). Sicuramente ci sono tanti giocatori bravi"
La corsa al primato è solo per due oppure... "No, assolutamente. Dentro ci metto la Monti Cimini e l'Aranova. I rossoblù stanno risalendo parecchio la classifica. Secondo me fino alla Vigor Acquapendente ci sarà una bella battaglia"
Domenica affrontate l'Urbetevere, che all'andata vi giocò un brutto tiro... "Fu una partita strana. Sbagliammo due calci di rigore. E' una di quelle gare che ti auguri di vivere solo una volta in stagione. Non ci sarà voglia di rivincita perché loro all'andata non hanno rubato nulla. Noi dobbiamo pensare solamente a fare punti per (si interrompe ndr) arrivare al meglio nel finale di stagione". Il bomber evita di pronunciare quella parola, perchéla scaramanzia fa parte anche di chi segna gol a grappoli ogni stagione. La parola la conosce, sia lui che i suoi tifosi. Chissà come andrà a finire.
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