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L'intervista

Sant'Angelo, Lucani sbotta "Mai viste cose del genere"

Il presidente della società tiburtina è inviperito dopo le decisioni che hanno caratterizzato il match contro il Riano

18 Marzo 2019

Massimiliano Lucani ©Piccirilli

Massimiliano Lucani ©Piccirilli

Massimiliano Lucani ©Piccirilli

Non l'ha mandato giù il pareggio con il Riano il presidente del Sant'Angelo Romano Massimiliano Lucani. Non ha gradito la direzione arbitrale di Di Serio di Latina, se vogliamo usare un eufemismo. E dire che la formazione tiburtina ha ormai esaurito gli obiettivi stagionali e quindi potrebbe anche, usando un altro eufemismo, accontentarsi di quello che viene. Niente di più lontano dal pensiero del presidente giallorosso, che ci ha raccontato tutta la sua delusione ed amarezza al triplice fischio “Dire che sono arrabbiato è dire poco, anzi pochissimo – esordisce – Sono veramente stanco e sto pensando di ritirare la squadra. Non voglio più buttare soldi, non voglio più vedere risultati che ti fanno venire grandi dubbi... Sul 2-0 abbiamo subito due espulsioni totalmente incomprensibili. E parliamo di due giocatori assolutamente esperti per questa categoria, come De Cenzo e Santoni, il nostro capitano. Questa cosa non mi sta bene, perché non si tratta di un errore è stato un qualcosa fatto per quello che può essere definito protagonismo. Oppure chiamiamolo in un altro modo: sicuramente qualcosa che faccio fatica a comprendere visto come sono andate le cose in campo. Gli arbitri, come avevo testimoniato in precedenza (leggi qui) dopo il caso Bernardini hanno un ruolo importantissimo e sono liberi di sbagliare, ma domenica è successo qualcosa che mai mi era capitato di vedere. Nel secondo tempo ci è stata fischiata una sola punizione a favore, e casualmente (lo dice in forma ironica ndr) tutti i nostri diffidati sono stati ammoniti. Quello che è successo domenica lo hanno visto tutti. De Cenzo ha subito un fallo, l'azione è proseguita e l'arbitro dopo uno scontro gli ha fischiato fallo. Lui ha detto “Che hai fischiato?” l'arbitro ha estratto immediatamente il rosso. Subito Santoni, il capitano, per evitare capannelli pericolosi si è messo davanti l'arbitro a braccia larghe, che gli ha posto le mani al petto e poi lo ha espulso. Era il 15' del secondo tempo, siamo rimasti in nove sul 2-0, durante una partita che stavamo dominando sfiorando più volte il terzo gol. Le espulsioni non sono comunque l'unica cosa per cui voglio protestare. Il gol del 2-1 lo abbiamo subito durante una situazione paradossale. Eravamo già in nove e durante l'angolo che ha portato al gol eravamo praticamente in sette, visto che un nostro giocatore era fermo per problemi fisici ed un compagno gli stava tirando la gamba per i cambi. In questo caso, guardando il regolamento, l'arbiro deve fermare il gioco per far prestare le dovute cure ad un giocatore. Questo non solo non è avvenuto, ma non non ci è stato dato modo di effettuare il cambio. E' normale quindi che con quattro uomini in meno abbiamo preso gol. Inoltre ha concesso un recupero lunghissimo ingiustificato visti i cambi che ci sono stati. In questo recupero è arrivato il 2-2. Siamo stati presi in giro e non ci sto, assolutamente. Noi siamo una squadra di metà classifica che ormai non può più chiedere nulla al campionato, perché siamo lontani dalla zona play off e fortunatamente siamo lontani anche da quella play off. Però voglio che il nostro ci venga riconosciuto, non ci sto ad essere penalizzato in questo modo. I ragazzi fanno sacrifici per giocare, ci possono essere degli errori, ma non così. Abbiamo in mente di mettere in campo una protesta nella prossima giornata di campionato, qualcosa di dimostrativo. Ci tengo a precisare che non ho nulla contro il Riano, che ha giocato la sua gara e l'ha pareggiata. Ho parlato anche con i dirigenti della squadra avversaria a fine gara, con la massima tranquillità. Adesso andremo avanti, ma faremo sentire la nostra voce". 

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