Terracina, Borelli: "C'è apatia. Play out? Speriamo in casa"

Il Terracina continua ad annaspare in acque caldissime. La situazione di classifica è peggior di quanto si potesse immaginare ad inizio stagione, e domenica c'è ospite il Formia. Come si passa dalla lotta per i play-off dell'anno scorso alla corsa per la salvezza dell'annata corrente? Ce lo spiega il capitano Simone Borelli: "Le due formazioni non sono neanche lontanamente paragonabili. L'anno scorso eravamo un gruppo esperto, costruito per lottare con le altre squadre da vertice. Quest'anno il gruppo è stato smantellato, siamo rimasti in pochissimi rispetto l'avventura con mister Castellucci. Lo spogliatoio è popolato in maggioranza da calciatori giovani, alcuni alla prima esperienza in Promozione. La società era stata chiara, lo sforzo economico per quest'anno era limitato. Ci è stato subito detto che l'obiettivo era la salvezza". Salvezza che per una piazza come quella di Terracina è quasi un sacrilegio: "I tifosi sono esigenti. Lo sanno tutti che qui è un ambiente particolare. Purtroppo ora siamo un po' abbandonati a noi stessi. In trasferta non vengono più visti i risultati, al Colavolpe sono molti meno rispetto le ultime annate. C'è un'apatia generale che ovviamente non ci aiuta. Va detto che anche gli infortuni non ci hanno aiutato". Infine due parole in ottica salvezza: "Difficile conquistarla direttamente. Penso che dovremo passare per i play out con l'obiettivo di volerli giocare in casa. Due risultati su tre fanno tutta la differenza del mondo. Formia? Domenica ci aspetta un'altra sfida complicatissima. Loro vogliono vincere a tutti i costi per non spezzare i sogni play off della società".