L'intervista

Rinaldo Sartori non ci crede "Corneto così è bellissimo"

Il numero 1 etrusco non ha ancora metabolizzato l'emozione del successo contro la Dupigreco che ha portato l'Eccellenza

Una giornata storica quella di domenica per la Corneto Tarquinia. Dopo sei anni la società rossoblù si è ripresa l'Eccellenza, centrando una promozione storica davanti ad un avversario temibilissimo come la CPC. Il presidente del sodalizio etrusco Rinaldo Santori, ancora non ci crede. La sua gioia si percercepisce parola dopo parola. Non sa chi ringraziare, ringrazia tutti, come si usa in questi casi, perché lo sente davvero


Presidente, un doppio salto che fa la storia... "Un doppio salto che ci rende molto felici. Bruciava parecchio essere caduti due anni fa in Prima Categoria, un campionato che non è mai stato nelle corde della nostra realtà. I risultati dunque sono stati fantastici, oltre ogni più rosea previsione, sono però il frutto di un progetto basato sulla volontà di ripartire con forza dopo essere caduti in basso. La creazione del gruppo, ma soprattutto aver acquisito la collaborazione di Stefano Del Canuto è stata determinante. Nel primo momento in cui l'abbiamo contattato per venire ad allenare da noi ci "tremavano le gambe" visto il suo grande profilo calcistico. Dirgli di venire ad allenare in Prima ci sembrava una cosa assurda, invece lui ha condiviso il progetto ed abbiamo rispettato il suo modo di lavorare in tutto e per tutto. Questo ci ha permesso di arrivare così in alto. Il mister è stato bravissimo nel saper gestire un gruppo formato dal vecchio blocco e poi da alcuni giovani che sono tornati con tanta voglia a Tarquinia dopo altre esperienze. Penso a Forieri, a Raffaelli. L'aver acquisito un ragazzo come Loi, classe 2001. Doveva essere un esperimento per il futuro ed invece si è rivelato subito pronto per giocare in un campionato difficile come questo che abbiamo vinto. Per non dimenticare Ventolini e Massaini, ed anche il portiere di riserva Vesini, che ha giocato poco perché davanti ha un mostro sacro come Iacomini, ma ha dimostrato attaccamento alla maglia come pochi. Nomino i giovani perché sono la mia passione, ma ovviamente il ringraziamento va a tutti i giocatori. Pensiamo a Catracchia e Pastorelli e a quanti gol hanno fatto..."

La Coppa? Un rammarico? "C'è un po' di rammarico. Ovviamente ai ragazzi non si poteva chiedere di più. Questi ragazzi hanno giocato spesso per due, tre volte alla settimana e sono dilettanti. Ossia lavorano e studiano. Mi viene da ridere quando sento lamentarsi i professionisti. E' un rammarico tutto personale, eravamo infatti andati a Paliano convinti di poter ribaltare il risultato, abbiamo giocato bene ma non come sa fare la Corneto. Qualcosa bisogna lasciar per strada e bisogna anche accettare il verdetto del campo"

Che Eccellenza sarà? "Noi stiamo ancora festeggiando, di quanto è successo ieri io ancora non ho capito nulla. Adesso ci aspettano dieci giorni così, ma posso dire già da ora che la struttura c'è ed è solida e bisognerà poi dopo vedere quali potranno essere gli obiettivi. Partiamo comunque da una base di partenza molto buona, poi vedremo quello che succederà

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