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l'intervista

Christian Pecci, l'uomo della storia "Bomarzo la sento mia"

L'attaccante ha deciso la sfida contro la Duepigreco facendo conquistare la salvezza al club del presidente Bannella

20 Maggio 2019

Christian Pecci

Christian Pecci

Christian Pecci

I gol li ha sempre fatti Christian Pecci ma ultimamente le sue, non sono reti canoniche ma marcature destinate a rimanere scolpite nella storia. L’anno scorso, Pecci, aveva salvato il Bomarzo al play out grazie ad una punizione magistrale calciata oltre il novantesimo contro la Pescatori Ostia. Stavolta, il noto bomber di Viterbo, si è ripetuto, ancora al play out, ma con un coefficiente di difficoltà più complesso rispetto a dodici mesi fa poiché, il Bomarzo, con la Duepigrecoroma, aveva un solo risultato a disposizione per mantenere la categoria: la vittoria. "Segnare nuovamente un gol così importante per il Bomarzo è per me motivo di grande gioia, ancora stento a credere che siamo salvi, la nostra annata è stata veramente dura ma alla fine il grande carattere che contraddistingue questa squadra è stato premiato”. Christian aveva fatto centro già col l’Urbetevere alla 34ª sempre in zona Cesarini o zona Pecci a questo punto, permettendo così al club caro a patron Bannella, di rivivere nuovamente l’ebbrezza terrificante che solo un play out sa riservare. “Sì, i goal che ho segnato con questa maglia che a questo punto sento letteralmente mia, rimarranno nel tempo per il loro grande significato. A 36 anni certe gioie professionali valgono di più, per me poi è stata una stagione travagliata, sono felice sia finita così" La media gol stagionale del bomber rossonero resta comunque alta nonostante le poche (20) presenze stagionali: Pecci ha realizzato 13 reti, di cui 2, come detto, pesanti come macigni. "Ho cercato di dare sempre il massimo in un momento della mia carriera complesso. La mia più grande soddisfazione è aver dimostrato,  insieme ai miei compagni che, nonostante le avversità a cui ripetutamente siamo andati  incontro, la forza d’animo e l’affetto per il Bomarzo, ci ha spinto a dare più del massimo probabilmente. È una salvezza dal sapore particolare, ce la gustiamo e godiamo tutta ora"

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