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L'intervista
01 Ottobre 2019
Non è stato il gol decisivo per i tre punti, di quello tutto il merito va a Deodati, ma la rete bellissima, che Cristiano Cecchini ha messo dentro contro il La Rustica ha dato al Vicovaro linfa che serviva per far iniziare l'assalto e stende la truppa di Paolini. Un gol che nessuno ipotizerebbe ad una prima occhiata col 18 arancioverde: alto e potente, non si direbbe dal piede fatato. E invece è andata proprio così, con una parabola morbida ed arquata che ha superato Apruzzese ed è suonata come la carica verso il castello nemico. I due gol del Vicovaro sono arrivati dalla panchina, un mossa che ha reso la prima di Orati su quella panchina davvero da ricordare. “Vincere su quel campo non era per nulla semplice – spiega – Il La Rustica è una squadra forte e tra l’altro, dopo un primo tempo equilibrato, per noi la sfida si era complicata molto dopo il loro vantaggio. Ma siamo stati bravi a non mollare e il gol del pareggio ci ha dato la spinta per riuscire a ribaltarla nel finale. Ci voleva questo successo per ripartire e confermare che questo è un gruppo assolutamente valido”. Cecchini è subentrato giocando da esterno (altra cosa che non riuscireste a dire guardandolo dagli spalti la prima volta."E’ una posizione che ho occupato in passato e che non ho problemi a ricoprire. Stare fuori non piace a nessuno, ma rispetto le scelte del mister. Sono convinto che possiamo tranquillamente giocare assieme con Petrangeli, ma comunque la cosa che conta di più è la vittoria del Vicovaro. Il gol? Vorrei dedicarlo a me stesso e anche alla società che ha fatto notevoli sacrifici in estate per allestire questo organico"
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