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l'intervista

Rocca Priora: rigori no problem. De Bernardo li para tutti

Due su due quest'anno per il portierone rocchigiano, che ha una sua tecnica per far sbagliare i tiratori dal dischetto

16 Ottobre 2019

Giuseppe De Bernardo ©GazReg

Giuseppe De Bernardo ©GazReg

Giuseppe De Bernardo ©GazReg

Il Rocca Priora conquista un altro punto e rimane imbattuto tra le mura amiche. Al Montefiore. però, c’è stato da faticare e c’è voluto il talento dell' immortale Giuseppe De Bernardo per evitare il peggio. Dopo il vantaggio ospite e il pareggio di Bacchi, l’estremo difensore classe 1974 ha parato un calcio di rigore poco prima dell’intervallo: un’impresa che a Rocca Priora hanno già visto la bellezza di undici volte dallo scorso mese di gennaio quando De Bernardo ha cominciato a giocare (allora in Prima categoria) coi castellani. Al pazzesco score vanno aggiunti anche due rigori tirati direttamente fuori dagli avversari e appena uno segnato: praticamente è impossibile fargli gol dal dischetto. "Mi tirano addosso – scherza il portierone con un’ironia tutta campana, stante le sue origini – Mi ha fatto sorridere una frase di Gianmarco Rocchi, autore del fallo da rigore di domenica scorsa: mi ha detto che ha preferito mandare dal dischetto gli avversari piuttosto che farli tirare nella normale azione di gioco, tanto sapeva come sarebbe finita. Scherzi a parte, ho sperimentato una tecnica nel corso del tempo e ho visto che funziona. A questo bisogna aggiungere un po’ di istinto e un pizzico di fortuna, poi chiaramente anche un tiro non perfetto da parte dell’avversario: ma quando succede questo, il portiere deve farsi trovare pronto e a Rocca Priora mi sta capitando spesso, evidentemente mi fa bene l’aria di collina. Comunque anche in passato ne ho parati diversi, ma non con questa frequenza”. In campionato intanto sono già due (su due) i tentativi respinti. "Domenica non abbiamo giocato una buona partita, dopo il pari di Colleferro forse abbiamo pensato di poter vincere più facilmente col Giardinetti e invece non dobbiamo mai perdere l’umiltà perché la strada verso la salvezza è ancora lunga". 

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