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L'intervista
02 Aprile 2020
Numero 1, Andrea Pezzotti (FOTO GazReg)
Nella passata stagione lo avevamo scelto come miglior portiere dell'anno, vista anche la sua specialità nel parare i calci di rigore (6 su 9). Andrea Pezzotti in estate aveva avuto alcune richieste, poi ha scelto di rimanere al Cantalice e di provare a scrivere ancora delle belle pagine di storia. Dopo un inizio difficoltoso la formazione di Patacchiola si è ripresa alla grande, portandosi a ridosso della zona di classifica che conta, anche grazie alle parate del suo numero 1. Al momento non può volare tra i pali, ma continua a lavorare e questo, in un periodo simile, è un qualcosa che rende meno amaro lo stare a casa forzatamente "Ho ancora la possibilità di lavorare visto che la mia azienda si occupa di materie plastiche nel settore ospedaliero e quindi ha una produzione di tutti quei bidoni che servono anche a smaltire rifiuti pericolosi oppure le siringhe. Lavoro dal lunedì al venerdì, poi quando torno a casa provo a fare qualcosa per tenermi in forma, ma l'abitare in un condominio certamente non mi aiuta. Non lavorando nel weekend l'assenza del calcio si fa sentire ancora di più, mi sembra assurdo e tutto diventa più stressante. Allenarsi da soli non è la stessa cosa che farlo in gruppo e poi l'adrenalina che ti regala una partita adesso non c'è e si fa sentire come assenza. Penso sia difficile che si possa tornare in campo a breve, anche giocando a giugno e luglio, perché mancano diverse giornate ed i ritmi sarebbero difficili da mantenere. Credo poi che il campionato in un certo senso sarebbe falsato, visto che credo in pochi avranno avuto la possibilità di allenarsi in un giardino e quindi fare quel qualcosa in più che ti permetterebbe di avere un forma tale per poter tornare in campo".
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