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Roma VIII, un 10 come faro: palla a Kristian Cusanno

Classe 1991, ormai nel pieno della maturità calcistica, il centrocampista può davvero trascinare i bianconeri

Il campionato è appena iniziato, con l'assaggio di Coppa che ha comunque dato diverse indicazioni, e dunque siamo ampiamente lontani dalle sentenze. Alla voce delle indicazioni utili per riuscire a fare bene, però, la Roma VIII trova il nome ed il cognome del suo numero 10: Kristian Cusanno. Classe 1991 è ormai nella piena maturità calcistica per questi scenari, e trattare il pallone non gli ha mai fatto difetto. Contro la Lodigiani ha espresso una prestazione dal leader, sia tecnico che carismatico. Un 10 dei tempi moderni, non soltanto l'uomo dell'ultimo passaggio alle spalle di un attacco che ha numeri per essere altrettanto trascinante come i numeri del suo centrocampista. Cusanno in una sfida difficile come quella di domenica scorsa si è calato subito nella parte, scaldando i piedi e la platea, seppur minima, con un tiro da fuori che ha stappato un match rivelatosi poi davvero avvincente. Stoccata a parte è stato fondamentale il suo lavoro per collegare le due zone del campo: sfumato l'attacco avversario, palla a Cusanno e poi vediamo che succede. Questo, pressapoco, il letimotiv dei ragazzi di Di Iulio al La Borghesiana. Innamorato del pallone sui piedi quel tanto che basta per liberare i compagni e non portare a casa un dribbling inutile o, peggio, una palla persa. Determinante, poi, nell'azione che porta al raddoppio bianconero che, di fatto, ha deciso la sfida. Sua la punizione che causa il rigore, successivamente sempre trasformato da lui, e diverse le altre occasioni, personali e regalate ai compagni, per poter andare ancora in gol, come la punizione con cui chiama Siccardi a sventare lo 0-3. Insomma, un autentico faro in mezzo al campo per la Roma VIII, squadra che cerca spazio nei piani alti, visti i primi, seppur esigui, risultati. 

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