l'intervista
Abruzzetti, bomber del Grifone "Ho avuto voglia di smettere, ma..."
Ricominciare, ripartire ed altre declinazioni simili sono stati usati in qualunque forma e con ampia diffusione. La ripartenza investe ognuno, giocatori e società, in maniera diversa e a seconda delle esigenze ha portato e porterà risultati diversi. Per il Grifone Gialloverde la prima ripartenza è stata sinonimo di rinnovamento, con il gruppo guidato da Berruti che ha vissuto un bel ricambio generazionale. Non ha partecipato però a questa rotazione Andrea Abruzzetti, bomber 23enne che è stato catapultato da giovane promessa a potenziale leader. Strano a dirsi, ma è proprio il talento cresciuto in casa Romulea ad essere uno dei più esperti in casa Grifone e questo comporta, ovviamente, delle responsabilità. Anche per lui il ricominciare ha un significato del tutto particolare, visto che si era trovato suo malgrado a doversi fermare per una squalifica tanto lunga quanto ingiusta, prima di riprendere a segnare con regolarità fino al lockdown di marzo. "Questo periodo lo sto vivendo con un po' di ansia, anche perché sono uno dei più grandi in squadra e come capitano ho il compito di accompagnare i giovani, facendo capire loro l'importanza del rispetto delle regole e l'impegno da mettere in questi allenamenti che stiamo facendo. Capisco che possa essere noioso, perché il primo a soffrire dell'assenza della palla e della partita sono io, però per superare al meglio tutto questo ci vuole la giusta serietà ed il giusto atteggiamento, sennò è tutto inutile. Abbiamo dovuto impegnarci quando non si sapeva se si fosse ripartiti o meno ed ora che sembra che ci siano già delle date su cui basarsi dobbiamo dare ancora di più, anche se allenarsi così è davvero complicato. Se ci sono giornate di pioggia come quelle di questi ultimi giorni preferiamo stare fermi perché non si possono usare gli spogliatoi e le docce, giusto per dirne una. Io ho una grandissima voglia di tornare a giocare perché anche durante lo scorso campionato mi sono dovuto fermare per una squalifica, poi quando ero riuscito a riprendermi il mio spazio è arrivato il primo stop. Mi è quasi venuta voglia di appendere gli scarpini al chiodo, ma poi la voglia è stata troppa: stare senza calcio per me è impensabile". Calcio che in questa stagione per il Grifone vuol dire prima di tutto salvezza "Per il momento è questo il nostro obiettivo, siamo una squadra davvero molto giovane e per diversi ragazzi si tratta dell'esordio in un campionato che non sia di settore giovanile o Under 19, quindi questo ci ha portato qualche difficoltà all'inizio, che abbiamo pagato in termini di inesperienza, ma non di qualità del gioco o dei singoli. Ad esempio di questo posso citare la sconfitta arrivata nel primo incontro dell'anno contro il Passo Corese (1-0). Quella era una partita che avremmo anche potuto vincere con un po' di esperienza in più. Il gruppo è valido, ci sono diversi giocatori interessanti e che ci siano delle qualità lo si è visto anche nel match di Settebagni, quando sotto di un uomo e nel risultato siamo riusciti a ribaltare la situazione e a portare a casa i 3 punti. Questo è stato uno dei segnali positivi di una stagione che è iniziata, ma si è fermata troppo presto. Credo che, per quando si riprenderà, dopo un'attenta "mini preparazione" e qualche passo in avanti a livello di confidenza del campionato per tutti potremo provare a risalire la china. Magari diventeremo la sorpresa del campionato".