l'intervista
Santa Marinella, Salipante: "Annata eccezionale, al Fronti venderemo cara la pelle"
Ormai è un uomo di sport a tutti gli effetti il noto tecnico del Santa Marinella Nicola Salipante. Nel tempo libero c’è il calcio, la grande passione: professionalmente insegna paddle e tennis, in un rinomato circolo, a Prato del Mare.
"Diciamo che mi è sempre piaciuto stare in mezzo al campo -sorride Nicola Salipante- scherzi a parte, ho trovato il mio habitat ideale, circondato da persone professionali ed educate: metto sempre cultura, sani principi e buone maniere, al primo posto, nella vita".
Nel calcio c’è un pò penuria di cavalleria definiamola così dai..
"Non è che manchi l’educazione o il senso civico di appartenenza ad un qualcosa: manca proprio la professionalità".
Si spieghi meglio mister.
"A casa mia, il presidente fa si che ci sia armonia attraverso soprattutto il discorso prettamente economico. Il direttore generale sovraintende, quello sportivo si occupa della costituzione di una rosa competitiva in base agli obiettivi prefissati ad inizio stagione poi c’è l’allenatore che oggi, per me è un martire: fa molta fatica a lavorare serenamente".
Si riferisce ai recenti esoneri avvenuti a raffica in Eccellenza e in Promozione o, a cosa, in particolare?
"Gli esoneri fanno parte dell’hobby dai, chiamiamolo così che facciamo: non dimentichiamo che siamo nei dilettanti: se poi qualcuno lo fa per lavoro che dire beato lui, di questi tempi.. Dispiace invece che non si riesca a svolgere in maniera pulita e libera da condizionamenti il ruolo di tecnico: diciamo che io tengo duro finché ho pazienza e voglia poi se decido, posso fare a meno anche di allenare: non è una ragione di vita come ahimè, lo è per molti, troppi".
Il Santa Marinella ha ripreso a correre...
"L’annata del Santa Marinella è eccezionale. Ci siamo allenati per sei mesi su un campo di calcio a 8 anche durante la preparazione: a ripensarci mi viene da ridere. Fino a poco tempo fa eravamo in lotta per il secondo posto poiché il primo, era già assegnato ad Agosto, a mio avviso e, infatti, così è andata. Adesso c’è stata una piccola flessione fisiologica da parte dei ragazzi anche dovuta ad una serie di vicissitudini che non intendo elencare: non mi piace trovare attenuanti, è da deboli".
Però anche nel big match in programma col Borgo San Martino, tra 3 giorni al Fronti, non potrà disporre di pezzi da novanta come Pagliuca, De Santis e Pancotto.
"Farò di necessità virtù. Chi giocherà al loro posto sarà scelto esclusivamente per la propria bravura e attitudine in funzione di una partita importante, forse più per loro però che per noi. Chiaramente cercheremo di vendere cara la pelle, proprio come ha fatto il Borgo all’andata dove, sembrava, giustamente, una squadra bramosa di far risultato ad ogni costo, attraverso ogni mezzo possibile: faremo la stessa cosa, dinanzi al nostro pubblico".
Avrà però Belardinelli che durante la settimana in corso è impegnato, in uno stage, con la nazionale italiana di Beach Soccer, di cui fa parte da anni..
"Giordano ha trasmesso alla squadra sicurezza e spavalderia. Ha mezzi tecnici notevoli per la categoria. Unico rammarico, non ha potuto esprimere al massimo il proprio potenziale perché afflitto da piccoli ma fastidiosi infortuni. Ha fatto comunque un percorso molto positivo col Santa Marinella e la stagione va ancora completata".
Terminata questa esperienza al Santa Marinella, prolungherà coi rossoblu l’accordo in essere oppure?
"Presto per dirlo. Mi piacerebbe innanzitutto concludere in maniera molto positiva l’annata poi la società lo sa come la penso. Mi piace allenare ma con determinate condizioni. Ripeto quest’anno è stato fatto un miracolo ma io non sono un Santo ne ho la pretesa di esserlo, per cui è doveroso e opportuno, come sempre del resto, sedersi a tavola tranquillamente con la dirigenza del Santa Marinella e capire, insieme, se è possibile proseguire il percorso intrapreso".