L'intervista

La fiducia di Errico: "La Duepigreco è una pianta che crescerà sana"

Gabriele Tossio

La partenza della Duepigreco parla di tre pareggi e una sconfitta. Poteva però essere ancora imbattuta la formazione di Fascione, caduta nella foresta di via della Pacifica, in una gara condizionata da qualche errore arbitrale di troppo, senza nulla togliere al Tolfa, che rientra di diritto, nella categoria dei top team del raggruppamento. Ad analizzare la stagione in corso, il direttore generale della realtà bianconera Massimo Errico. Da circa mezzo secolo nel mondo del calcio, con svariati ruoli, naturalmente, Errico è come un "pater familias", nei confronti dei suoi atleti. "Da noi, non sono previsti rimborsi spese. Penso che siamo la Cenerentola del girone in tal senso: crediamo comunque sia un vanto per la Duepigreco. Un ambiente dove si cerca di fare calcio, a certi livelli, mantenendo la serenità e optando sovente nella costruttività dei buoni propositi. I nostri comportamenti li reputo virtuosi - commenta Errico - in un contesto peraltro dove molto spesso si ascoltano, si leggono e si vivono direttamente purtroppo, episodi in cui l’etica dello sport che per me è sacra, viene a meno". Una peculiarità che, fa onore alla Duepigreco club nuovo nel panorama calcistico laziale che vive le sue avventure sportive nel centro sportivo Don Pino Puglisi, casa del Montespaccato. "I rapporti col Montespaccato sono ottimi. Vediamo il calcio alla stessa maniera. Loro sono una realtà consolidata, in un contesto ad alto impatto mediatico come la Serie D. Noi proviamo a proporre un tipo di calcio diverso, rispetto alle concorrenti nel campionato di Promozione. I ragazzi che sposano la nostra causa hanno voglia di trovare il meglio di se stessi, attraverso un pallone da coccolare tra i piedi". Pressioni dunque, poche.. "Quelle che riteniamo giuste - prosegue il noto dirigente romano - la vivibilità nel contesto Duepigreco deve essere sempre improntata su quei sani valori genuini e semplici che poi consentono di affrontare ogni step della vita, non solo sportiva, con una certa e fondamentale dose di autostima e responsabilità". Consapevolezza potrebbe essere la parola più appropriata; quella che, ora, cerca la Duepigreco, da quest’anno affidata a mani esperte, come quelle del tecnico Antonio Fascione. "Le vittorie danno consapevolezza. A noi per ora mancano ma il primo ad essere fiducioso in tal senso sono io e poi tutto lo staff dirigenziale/tecnico, mister compreso. Tutti quanti stiamo portando un lavoro paziente, certosino: darà i suoi frutti". La Duepigrecoroma 2022/2023 è un seme appena nato, una piantina innaffiata che sta prendendo corpo. "L’anno scorso abbiamo perso con grande rammarico agli ottavi di Coppa ai rigori, sempre a Tolfa, sarà un destino, a questo punto: lacrime versate quel giorno tante. In campionato abbiamo fatto il nostro buon percorso. Quest’anno 8 titolari della scorsa stagione si sono accasati altrove, ora la squadra ha un’età media di 21 anni, bisogna dare del tempo alla piantina, insomma, ma anche lei deve capire che, se ci segue e lo sta facendo, crescerà sana e avrà il suo spazio anche di gloria, in un campionato veramente difficile come quello che è iniziato da poco". Duepigreco dunque protesa positivamente verso il prossimo futuro. "A chi ha indossato la nostra maglia auguro sempre il meglio. A chi la indossa auguro di dare il meglio ma prima per se stessi. A noi interessa che ci sia crescita umana e sportiva da parte del singolo: di conseguenza ne beneficia, ed è felice di farlo in questa maniera, il club". Nobiltà d’animo contraddistingue Massimo Errico emblema di una Duepigreco che, comunque vada, è una storia vera, autentica di intenso, disincantato ed anche fiabesco perché no, amore devoto per lo sport. Una sorta di "Fedeli d’Amore" quelli della Duepigrecoroma per lo sport, come secoli fa come raccontava per tematiche più introspettive ad esempio Dante Alighieri, forse anche lui per un tempo indefinito capo, si presume, dei Fedeli: ciò trapela nella sua famosa e immortale opera, Vita Nuova…

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