Cerca
Focus
L'attaccante rossoblù è tornato a colpire come piace a lui, un gesto tecnico complicato per tanti ma che invece è il suo tratto distintivo
29 Novembre 2022
Pischedda dopo il gol segnato alla Morandi (Foto ©FiumicinoSC26)
Un modo come un altro per descrivere la felicità, che nel calcio è racchiusa in una frazione di secondo. Per Andrea Pischedda tutto questo si traduce in un gesto tecnico che in pochi osano fare, perché molto complicato, ma che a lui viene naturale: la rovesciata. In un istante stacca i piedi da terra, si avvita e colpisce. Gol. Non sempre, ovvio, ma più spesso di quanto si possa immaginare all'interno di una carriera che dentro il mondo del dilettantismo gli ha regalato tante gioie, sia con la maglia del Tor di Quinto che con quella del Fiumicino, dove è tornato per continuare a meravigliare. Andrea Pischedda l'ha fatto di nuovo, nel match contro la Rodolfo Morandi: palla crossata dalla destra, rovesciata e gol. Poi ha raddoppiato su rigore ma il suo marchio di fabbrica l'ha imposto anche in questa stagione.
Le rovesciate sin da giovane Il numero 10 rossoblù ha iniziato presto a meravigliare le tribune del calcio laziale. Durante i play off del campionato Allievi segnò così contro l'Urbetevere nei quarti di finale e poi in semifinale contro il Savio, chiudendo la collezione di gemme nella Final Six Scudetto a Chianciano. Uscito poi dal settore giovanile di via del Baiardo ha incontrato la casacca aeroportuale. Nella sua prima stagione sotto gli ordini di mister Vigna ad essere colpito è stato il La Rustica. E poi ancora, in Coppa Italia e contro il Real Latina alla 13ª giornata quando fece esplodere il Desideri firmando il gol vittoria con una rovesciata dal limite dell'area (in assoluto la più bella di tutta la collezione). Domenica ha firmato la quarta della sua carriera portando a 8 i centri stagionali.
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni