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L'intervista
I rossoblù hanno travolto nello scontro diretto il Tolfa al Fronti, rilanciandosi in pieno in una lotta al primo posto sempre affollata
19 Dicembre 2022
Nicola Salipante, tecnco del Santa Marinella da 2 stagioni (Foto ©Torrisi)
La vittoria nel derby vale il sesto posto ma attenzione, il Santa Marinella ha lanciato alla concorrenza un messaggio inequivocabile. In un girone in cui sei squadre sono racchiuse nell’arco di soli 5 punti i rossoblu, trascinati dal capocannoniere Giordano Belardinelli, rappresentano una pretendente quantomeno per il podio finale. "Abbiamodisputato una gara di grande livello - esordisce il tecnico Nicola Salipante - i primi minuti, si sono rilevati molto complicati per noi poi la reazione c’è stata; mi sento di complimentarmi coi ragazzi per quello che hanno prodotto, dal 20' di gioco in poi: un pensiero dolce in più va a De Angelis: ci mancherà, speriamo rientri presto". Belardinelli tre gol, di cui uno fantascientifico solo a pensarlo. "Giordano ha dei numeri pazzeschi lo sappiamo. È un ragazzo d’oro, tante società, a ragion veduta, hanno tentato di portarlo via da Santa Marinella ma lui è molto legato a noi e noi a lui: glielo abbiamo tangibilmente dimostrato".
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La vittoria sul Tolfa, è una vittoria che rilancia prepotentemente il Santa Marinella in ottica anche primo posto "È un campionato davvero molto affascinante. Ogni partita può regalare risultati inaspettati. Reputo il Tolfa una grande squadra, ha perso da noi con un punteggio netto ma ciò significa poco. Il Tolfa ha un grande allenatore, un gruppo coeso, calciatori esperti, alcuni ho avuto il piacere di allenarli, insomma la strada è lunga e tortuosa per tutti. Certo è che, una vittoria come quella ottenuta infonde tanta consapevolezza". Tutto corretto ma il rammarico per qualche punticino lascito per strada però c’è... "Direi di sì. Forse potevamo essere primi contro ogni pronostico ma questo è il calcio. Una tabella schematica perfetta, in questo sport, non esisterà mai. La stagione è sempre contraddistinta da fasi fluttuanti". Dove deve crescere il Santa Marinella? "Nell’aspetto mentale secondo me. Non sto allenando prime donne ma calciatori di livello sia dal punto di vista umano oltre che tecnico, agonistico e tattico. Se c’è la disponibilità da parte di tutti a dare anche un qualcosa di diverso per la causa, possiamo veramente battere chiunque. Di certo non piegheremo mai la testa in partenza. Le mie squadre non hanno, anzi, non posso avere questa inclinazione: nel mio manuale ciò non è contemplato". Ti abbiamo visto infervorato nei primi minuti ieri durante il match: di solito non sei così... "Accetto di perdere ma non perché siamo rimasti con la testa negli spogliatoi anziché scendere in campo. Quando un figlio ha una paura ed è bloccato, tocca al papà dare la scossa". Da padre a madre il passo è breve, mentalmente rapidissimo e sentimentale. "Dedico la vittoria a mia madre. È venuta a mancare anni fa. Il mio pensiero anche calcistico stavolta è per lei: le mando un grande bacio ovunque sia".
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