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l'intervista

Marco Sabetta, quando il calcio incontra il cuore "Salviamoci per San Giovanni Incarico"

Il capitano è al decimo anno di militanza in giallazzurro ed il suo desiderio è restare in Promozione per far felici i suo concittadini

24 Marzo 2023

Marco Sabetta, quando il calcio incontra il cuore "Salviamo per San Giovanni Incarico"

Marco Sabetta, capitano del San Giovanni Incarico

Il San Giovanni Incarico è una delle tante matricole che hanno preso parte al torneo cadetto per la prima volta nella loro storia. La società giallazzurra ha deciso di puntare su un blocco solido, ripartendo da mister De Maria, poi a dicembre alcune uscite hanno fatto traballare il rendimento dei ciociari che, però, con tanto lavoro e dedizione hanno rimesso in piedi la stagione ed ora vedono possibile la salvezza anche evitando il play out. Tra i protagonisti c'è Marco Sabetta, capitano ed uno dei pilastri del San Giovanni, al decimo anno di militanza. 

La sconfitta con il Città di Lenola arriva dopo 3 vittorie consecutive: come state reagendo allo stop? "Venivamo da quattro vittorie ed un pari a Roccasecca, ci poteva stare. Abbiamo fatto la partita creando tantissimo ma senza concretizzare il dovuto. Tra qualche assenza di troppo e l'infortunio di Di Ruzza e Colaccicco nelle prime battute abbiamo quindi incontrato qualche difficoltà che non ci ha permesso di proseguire nella nostra striscia positiva. Abbiamo anche fallito un rigore e nello sbilanciarci per cercare il pareggio abbiamo poi incassato 3 gol". 

Contro il Morolo con un tuo eurogol hai regalato il successo al San Giovanni: cosa si prova ad essere l'uomo decisivo? "Per un veterano come me segnare il gol vittoria è stata una gioia immensa. Poi, essendo anche un gran gol è stato tutto più bello da vivere. Sono stato molto contento per il paese ed i nostri tifosi". 

Il San Giovanni Incarico sta vivendo una stagione a due facce, siete sicuramente in ripresa, cosa vi manca per lo scatto salvezza finale? "Abbiamo perso tanti giocatori a dicembre non siamo riusciti a rimpiazzarne alcuni. Il gruppo c'è e sono convinto che riusciremo a raggiungere la salvezza per noi stessi, per il paese e per la società, che ringrazio per tutto quello che fa per noi".

Domenica arriva il Torrice, possiamo dire che è una "mezza finale"? "Non sarà una partita decisiva perché ci sono poi altre sei finali. Sarà come una finale, vero, ma lo sarà anche per loro e dopo la sfida con i biancorossi dovremo giocarle tutte al massimo. Il Torrice troverà un San Giovanni convinto di portare a casa il risultato. Giochiamo in casa e puntiamo a fare i tre punti. Il nostro cammino è straordinario, ringrazio mister De Maria ed il suo vice Fabio per quello che stanno facendo. Insieme abbiamo centrato la Promozione ed anche in questa stagione ci sta insegnando tante cose".

Giochi insieme a tuo fratello: cosa ruberesti dal suo bagaglio tecnico e magari cosa lui ruberebbe a te? "Matteo è un giocatore a cui ho molto da invidiare e se potessi gli ruberei tutto, a parte la velocità (ride, ndr) ma in questa categoria ha dei mezzi tecnici che in pochi hanno. E' eccezionale sotto ogni punto di vista, mette il pallone dove vuole e se è in giornata è inarrestabile". 

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