Daniele Fracassa e la voglia di allenare "Qualcosa ho dimostrato, attendo con fiducia"

Non sarà un amico a farlo ricominciare. Daniele Fracassa ha ottenuto tutto quel che ha grazie alle sue capacità, senza vie secondarie e scorciatoie. L'ex Tolfa è un tecnico capace in soli sette anni di vincere due campionati (San Pio X e Cerveteri), una Coppa (sempre a Civitavecchia), centrare due secondi posti (CSL e Tolfa) raggiungere due semifinali di Coppa di Promozione (allo Scoponi). Sette traguardi, se vogliamo, in sette anni: quasi il titolo di un film, quasi.. Eppure, Daniele Fracassa all’ottavo giro di boa nel suo nuovo mestiere calcistico, non ha ancora una squadra, da “svezzare” coi suoi principi..

Daniele come vivi questa paradossale, se vogliamo, situazione.. "Ti dico la verità: sono tranquillo. Non posso rimproverarmi nulla. Mi sono lasciato col Tolfa poiché un ciclo, a mio avviso, era terminato”.

Proposte? "La chiacchierata col Santa Marinella è stata concreta e propositiva: non siamo andati oltre, a causa di vedute diverse: fa parte del gioco. Ringrazio ovviamente il club per aver pensato a me"

Col Civitavecchia come la mettiamo? Sembravi un papabile poi in nerazzurro è arrivato Stefano Manelli... "A cui auguro un’annata ricca di soddisfazioni. Per quanto concerne me, chi non vorrebbe allenare la squadra della propria città? Evidentemente non ero l’uomo giusto per il Civitavecchia; sarebbe stata la mia prima esperienza in Eccellenza e con la Vecchia: insomma la realizzazione di un sogno. Ti assicuro che, nonostante le chiacchiere e gli accostamenti circolati, sono rimasto coi piedi sempre ben saldi a terra"

Ci si domanda perché un tecnico bravo come te sia alla finestra... "Le panchine sono poche e noi allenatori siamo tanti. Certo, posso dire di aver raccolto molto, durante il mio percorso, comunque breve, da tecnico. Vorrei citare un’annata in particolare..."

Prego... "Quando con la CSL Soccer siamo arrivati settimi al primo anno in assoluto di Promozione per il club. In quel tremendo girone A c’era la Corneto Tarquinia di Del Canuto giunta prima, la straordinaria CPC di Caputo che arrivò seconda ma vinse la Coppa, l’Aranova (terza) e la Monti Cimini (quarta) promosse come Corneto e CPC in Eccellenza in virtù dei play off,  praticamente vinti. Al quinto posto giunse la Vigor Acquapendente di Cacciavillani, al sesto il Cerveteri di Zeoli, poi noi. Era un girone d’acciaio e noi una neo promossa alle primissime armi. Fu tutto estremamente bello"

Altri tempi. Come vedi la prossima Promozione? "Le romane le vedo sempre bene. Hanno un bacino d’utenza importante e, lo sfruttano sempre nel migliore dei modi. Sarà un campionato molto duro, e avvincente"

E l’Eccellenza? "Tremenda. Sono retrocesse dalla D squadre di rango; club facoltosi che hanno necessità di risalire in fretta: le prime notizie di mercato lo testimoniano inequivocabilmente. Poi ci sono le grandi deluse di questa annata da poco terminata, che hanno voglia di imporsi e lasciarsi alle spalle le delusioni sopraggiunte. Insomma un bel rebus. Un torneo di primissimo livello, molto difficile da interpretare"

Come deve essere il club, che deciderà di punterà su di te? "Io ho dimostrato. Sarebbe significativo, dirigere un gruppo in cerca di obiettivi di una certa portata. Allenare tanto per sedersi su una panchina, a questo punto, per me, non ha molto senso. Io ho tanto da dare al calcio ma devo trovare la dimensione giusta, solo così posso esprimermi al massimo e poter dare così il meglio di me"

Che non sarebbe affatto poco (eufemismo ovvio) visto il palmares di Daniele Fracassa. Una persona posata, semplice, professionale Lui, eroe non del tutto compiuto, d’altri tempi che, l’amicizia l’ha coltivata sin dall’infanzia e non in maniera artificiale costruita, come molti, purtroppo, per interesse, fanno.