Luigi Miccio torna in pista: c'è l'ASA. "Un incontro provvidenziale"

"Ottavia è stata un’esperienza che mi ha fatto comprendere molte cose; in primis che per un allenatore la flessibilità e la capacità di ascoltare sono fondamentali quando si passa al calcio dei grandi, per il resto credo che oggi in tutti i campionati dilettantistici dalla Serie D, passando per l'Eccellenza e arrivando alla Promozione, per gli staff tecnici il compito sia diventato molto più arduo; tutti conoscono approfonditamente tutti, singoli, idee di gioco e quindi bisogna orientarsi verso la costruzione a livello tecnico tattico di squadra che secondo me abbiamo una identità propria di base ma che poi però, sappiano di settimana in settimana strutturarsi per confrontarsi al meglio strategicamente con l'avversario di turno. Tornando a quanto ho detto prima direi quindi identità tattica elastica e flessibilità: no agli estremismi". In foto Miccio in panchina con l'Ottavia (Foto ©Conti)