Luigi Miccio torna in pista: c'è l'ASA. "Un incontro provvidenziale"

"So quello che si dice del mio modo di allenare: molto tattico. In effetti è così ma ci sarebbe un discorso molto lungo da fare; nella mia carriera di settore giovanile spesso ho operato in contesti in cui in primis mi è stato chiesto il risultato e per raggiungerlo velocemente la tattica collettiva è un buon compromesso per mascherare i limiti individuali, nel mio percorso ho cercato sempre e, sottolineo, cercato di andare incontro a ciò che più o meno direttamente il contesto in cui agivo professionalmente mi richiedeva. All’ ASA il direttore Leonardo (nella foto in alto) è stato chiaro; siamo ambiziosi e vogliamo crescere senza disperdere i valori umani di cui ti ho fatto cenno prima, quindi penso che saremo sicuramente coraggiosi e appassionati. Questa è una caratteristica che ritroveremo anche sul mercato: prima i rapporti umani. Il primo parametro che ha l'ASA per reclutare calciatori non è quello tecnico ma quello umano ed io lo condivido. Quindi siccome è normale che stiamo cercando di integrare il gruppo storico, che ha avuto il grandissimo merito di consolidare questa società nel campionato di Promozione negli ultimi anni, ma con cautela, nella consapevolezza che il nostro contesto non è per tutti. A fine stagione sarei felice se l’ ASA avesse dimostrato di essere una squadra capace di andare su tutti i campi con un’identità chiara dimostrando ancora una volta che anche nel calcio, sentimenti, passione e competenza possono emergere".