Adesso chiamatelo Specialista: Andrea Palumbo e il vizio di battere le big

Dopo una salvezza raggiunta attraverso il play out con un club che mai aveva giocato in Promozione, il Tor Lupara, Andrea Palumbo è ripartito dalla Sanpolese, altra società che il campionato cadetto l'ha sempre inseguito da anni. I tiburtini hanno deciso di puntare sull'ex tecnico rossoblù capace di essere molto produttivo anche con una squadra dall'età media decisamente bassa, come fatto vedere al Comunale di Fonte Nuova. Altra caratteristica che, ormai, sembra disegnare al meglio l'abilità del tecnico amarantoblù è quella di riuscire ad ottenere punti quando questi sembrano insperati. Avendo dovuto lottare per ottenere la salvezza le sfide contro le grandi del girone hanno sempre rappresentato (non soltanto per lui, ovviamente) un ostacolo molto alto da superare, ma questo non sembra essere un problema. Già nella passata stagione Palumbo è riuscito a portare i suoi ragazzi al trionfo contro chi era ben più attrezzato. Con i colori del Tor Lupara il tecnico tiburtino può fregiarsi dell'aver battuto in entrambe le uscite stagionali l'Amatrice che poi andrà a vincere il campionato. Il primo colpo arriva all'ultima di andata con l'1-0 firmato Cirillo il 22 gennaio. Replica in terra sabina alla 30esima con il gol di De Paola a sancire un successo pesante per la corsa salvezza, con il Tor Lupara che certifica così la possibilità di giocare in casa il play out. Non solo Amatrice. Il Tor Lupara di Palumbo ha steso anche il Settebagni piegandolo per 3-1 tra le mura amiche. Ieri l'ennesimo colpo della serie. Seppur il Rieti sia una neopromossa a tutti gli effetti, il gruppo messo a punto dagli amarantocelesti è degno di menzione così tanto da essere stato indicato dagli addetti ai lavori come il favorito per la vittoria del girone B. Sicuramente non vincerà la Coppa visto che la Sanpolese l'ha eliminata, seppur ai rigori. 1-1 nei regolamentari con gli ospiti (si giocava allo Scopigno) avanti con la rete di Di Corpo e poi ripresi da Cavallari (ex Amatrice, tra l'altro). Una gara di grande sacrificio ed applicazione, oltre che delle parate di un Galantini decisivo, che permette alla matricola di togliersi un'enorme soddisfazione e di presentarsi ad un altro banco di prova tra una settimana per il secondo turno preliminare.