Canale Monterano, Pacenza lascia l'incarico. Pescia, uno dei nomi è quello di Micheli?

Il destino di Pacenza e Micheli sembra continuare a rincorrersi, anche se con vie diverse. L'ex Tolfa ed Allumiere era arrivato in estate a Canale Monterano, dopo l'addio tra il club e proprio l'ex Ladispoli. Pacenza chiude l'avventura al D'Aiuto con cinque sconfitte in campionato, una vittoria ed una sconfitta in Coppa. Per lui che va potrebbe essercene un altro che torna. La Nuova Pescia Romana dopo aver salutato Codoni, potrebbe accordarsi con Micheli, che appare uno dei nomi più vicini a sostituire un tecnico che ha guidato il gruppo di Montalto per 7 stagioni. Settimana complicata in casa Pescia Romana. Pietro Codoni, dopo sette anni di militanza sulla panchina della prima squadra bianco celeste, ha rassegnato le dimissioni. La proprietà del club, a malincuore (parecchio), ne ha preso atto. La squadra si è allenata tutta la settimana senza un sostituto di mister Codoni; Domenica, al Bonelli, c’è il derby col Tarquinia. A quanto pare però, un nuovo tecnico il Pescia Romana lo avrà, magari non subito: si tratta di Michele Micheli.  L’ex  Ladispoli (Eccellenza), e Canale Monterano (Promozione), sembra sia sulla strada giusta, per trovare un accordo di massima con la Pescia Romana. Ufficialmente, se non ci saranno cambi di rotta o intoppi, mister Micheli, dovrebbe accomodarsi sulla panchina maremmana all’inizio della prossima settimana; è abbastanza probabile a questo punto che, Micheli, assisterà al derby, valido per la sesta giornata di campionato.Curiosità. Micheli ha disputato la sua ultima partita da tecnico, in occasione del play out, di via Raffaello Sanzio, tra il Tarquinia, allora di Pacenza e, appunto, il suo Canale. La storia è nota; fu decisivo Polidori nei minuti finali ed il Canale, ebbe la “pelle” salva. Micheli tornerebbe dunque, seppur non ufficialmente, da dove ha lasciato. Non è ancora disastrosa la situazione del Pescia Romana; i maremmani, sono infatti al tredicesimo posto, con quattro punti. Certo, anzi, è ovvio che, nel campionato delle cinque retrocessioni complessive, urge, una netta inversione di tendenza.