Vjs Velletri, piccoli record in 90 minuti: per l'obiettivo salvezza è solo un bene

Nonostante la retrocessione di Viterbese e Tor Lupara in Prima Categoria, la corsa salvezza nel girone B è tutt'altro che conclusa. Proprio la formazione rossoblù è stata sua malgrado coprotagonista di un evento abbastanza raro, non tanto per la misura (di vittorie ampie se ne verificano ogni stagione) quanto per quello che ha comportato. Allo Scavo nel posticipo delle 15 la Vjs Velletri è riuscita a segnare il 50% di tutti i gol della sua stagione. Fino a questo punto del campionato, infatti, l'undici di De Massimi aveva realizzato solamente 23 gol in 27 partite, ossia poco al di sotto di uno per partita (0.85) piazzandosi insieme all'Atletico Lodigiani al penultimo posto tra i rendimenti offensivo di questo raggruppamento e al quartultimo (va aggiunto anche il Colonna) in quello di tutto il campionato cadetto. I biancorossi di Carlini formalmente hanno però già due gol nel carniere, quelli realizzati contro il Setteville nella sfida che si concluderà domani, quindi a quota 23 peggio della Vjs aveva fatto sin qui proprio il Tor Lupara con 17. Numeri quindi che dimostrano una difficoltà del gruppo rossonero nel trovare la porta avversaria con efficacia e con Pansera e Passaretta che fanno registrare il miglior rendimento stagionale in questo senso con 6 gol a testa, due dei quali realizzati proprio domenica. Una goleada che ha permesso di riequilibrare, e molto, la differenza dei veliterni, elemento che potrebbe rivelarsi utilissimo in fase di accoppiamento play out in caso di arrivo a pari punti e di identità di risultato negli scontri diretti. A volte giocare uno spareggio in casa può essere determinante, anche e soprattutto visto il calore del tifo rossonero, che ha pochi eguali in categoria. Altro record fissato dalla Vjs domenica è quello di aver registrato la vittoria con il più ampio scarto in stagione: 10 gol, migliorando di 2 quindi quello della scorsa stagione, quando il Santa Marinella vinse per 8-0 contro il Borgo San Martino.