Rieti, il derby per chiudere il cerchio? Allo Scopigno c'è già aria di festa

Se da un lato c'è una SSA che potrebbe conquistare la Serie D, da quest'altro c'è una squadra pronta a riportare in Eccellenza un logo storico del calcio laziale, ma non solo. La storia del Rieti è stata ampiamente travagliata, con il club che ha rappresentato la città anche in Serie C, prima del crollo verticale del 2022 quando alla mancata iscrizione in D è seguita la nascita di due realtà distinte. Una di queste è stata il Città di Rieti che acquisendo il titolo sportivo della Spes Poggio Fidoni ha iniziato la sua storia in Prima Categoria, con l'arrivo in Promozione tramite ripescaggio dopo il secondo posto nel girone B e la finale di Coppa Lazio persa contro lo Sporting San Cesareo. A chiudere davanti in campionato agli amarantocelesti è stato proprio il Monterotondo, rivale anche in questa stagione ma che, salvo un arrivo a pari punti e quindi uno spettacolare spareggio, appare destinato questa volta a chiudere secondo. Da Città di Rieti a Rieti, puro e semplice, con l'acquisizione dello storico logo e quindi della ripresa di un fil rouge sportivo che non interrompe la tradizione del simbolo calcistico per Eccellenza del capoluogo sabino. Non è stato semplice arrivare ad essere al comando e con il campionato in mano per la formazione di Ferazzoli che, un po' ricalcando proprio la storia del club, è arrivato e poi tornato nel breve volgere di questo campionato, sulla panchina amarantoceleste venendo sostituito e poi sostituendo Battisti. Un titolo che, qualora arrivasse il punto decisivo col Valle del Peschiera, avrebbe di fatto due genitori, oltre ad un terzo, non meno importante, che è quello rappresentato dal gruppo squadra amarantoceleste. Il Rieti è quindi pronto per scrivere il suo lieto fine e ripresentarsi sul massimo palcoscenico regionale. Un attesa che nel frattempo sta facendo da preparazione ad un festa promozione che potrebbe riportare allo Scopigno, non soltanto domenica, il pubblico delle grandi occasioni.