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Guarcino - Strambi, si è chiuso un ciclo? Club e tecnico ragioneranno insieme

Dopo lo storico quarto posto, il club giallazzurro potrebbe separarsi dopo sei anni dal tecnico che ha conquistato la Promozione e poi l'ha mantenuta senza mai passare dal play out 

10 Maggio 2024

Guarcino - Strambi, si è chiuso un ciclo? Club e tecnico ragioneranno insieme

Riccardo Strambi, allenatore del Guarcino (Foto ©Cinelli)

Finisce con uno storico quarto posto il cammino del Guarcino di Riccardo Strambi, realtà che ha sempre avuto l'obiettivo della salvezza, ma che puntualmente stravolge i pronostici con grandi risultati e bel gioco.

Mister Strambi, che stagione è stata? "Bellissima, con ragazzi unici e la maggior soddisfazione è stata quella di condividere con loro questo storico piazzamento. In un campionato intenso, complicato, con un livello delle formazioni e dei tecnici davvero molto importante abbiamo raggiunto un risultato fantastico. Quarto posto in classifica, terza miglior difesa, squadra del girone ad aver dato maggior minutaggio ai ragazzi del 2006, quindi sotto età. Merito dei miei giocatori per bravura e applicazione e della società che ci ha messo nelle migliori condizioni per lavorare"

Tanti meriti agli altri, ma quali sono stati quelli del mister? "Non giudico il mio lavoro, come è giusto che sia. I ragazzi hanno dato tutto, sono loro i protagonisti. Siamo una piccola realtà, con il budget tra i più bassi della categoria, ma ci siamo allenati sempre in maniera splendida e abbiamo superato alcune lacune attraverso l’organizzazione e i risultati ci hanno dato ragione. Un lavoro fatto con la società, dal presidente Restante al vice Bianchi, passando dall’eccezionale direttore Cianfrocca, e poi Ferrari, mio bravissimo secondo, Ceci, Di Rocco: appassionati e capaci. Una menzione per il pubblico più affezionato, a partire da Fabio: ci hanno accompagnati sempre".

Ora si pensa al futuro. Negli scorsi anni hai rifiutato importanti offerte, è il prossimo l’anno giusto per fare una nuova esperienza? "A Guarcino si è chiuso un ciclo, siamo tutti consapevoli di essere andati oltre le nostre possibilità e che questo risultato non è replicabile in queste condizioni. Sono qui da sei anni, domenica lo storico capitano Bianchi, che ho trovato dal mio primo giorno in questa bellissima società, ha dato l’addio al calcio. Mi è sembrata la fine di una fase. Ciò non significa che non si possa rilanciare. Con la società, assicuro che non è una frase fatta, siamo come una famiglia. Decideremo insieme se aprire nuove prospettive o se separarci. Ma ora, almeno per qualche giorno, ci stiamo godendo tutti assieme questo piazzamento straordinario. Ce lo meritiamo tutti, giocatori in primis". 

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