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L'INTERVISTA
Le parole del nuovo responsabile tecnico del club maremmano in vista della stagione appena iniziata
21 Agosto 2024
Oberdan Scotti, nuovo responsabile tecnico della Pescia Romana
A Pescia Romana, il nuovo responsabile tecnico Oberdan (per gli amici Obby) Scotti, sta trovando il fertile terreno che, francamente, si augurava di poter “coltivare”. Il noto dirigente romano, è uno che riesce a plasmare, o meglio, migliorare, i club dove esercita, con professionalità, la sua innata passione, che è il calcio. La nostra piacevole chiacchierata parte dai freschi ricordi rossoblù: “Sono stati anni - racconta Scotti - in cui si è fatto tanto. Epica, ad esempio, è la salvezza ottenuta con la prima squadra attraverso un play out da vincere a Roma, contro una società radicata da anni nel massimo campionato regionale, come il Villalba”. Da Ladispoli a Pescia Romana, si resta sul litorale tirrenico; a Pescia però, il vento della favolosa Toscana, si sente ovviamente di più: “La mentalità e il modo in generale di vedere le cose è diverso rispetto all’hinterland romano. La società mi ha cercato con insistenza. Il club maremmano ha in mente un programma triennale ambizioso; un progetto in cui mi rivedo molto che prevede, possibilmente, il raggiungimento di un sogno”. L’Eccellenza...: “Esatto. Una categoria in più rispetto alla Promozione, che è un campionato in cui la Pescia Romana sta affrontando con tanta buona volontà; per crescere però, serve altro. Ad esempio lavorare in un determinato per e con i giovani e intendo naturalmente anche coloro che hanno 23/24/25 anni. Bisogna dare la giusta importanza a tutto, responsabilizzare l’ambiente in maniera equilibrata. La Pescia Romana è un club che ha solide basi alle spalle. Ripartiamo da ciò che di buono è stato fatto. Mister Micheli allenerà una squadra anagraficamente molto giovane. C’è margine di crescita, le aspettative della proprietà non sono assillanti. Il tempo per diversificare e rendere ancora più produttive determinate situazioni sussiste. Nella prossima Primavera partiranno i lavori finalizzati ad avere un impianto sportivo funzionale ed accogliente; nel frattempo, si lavorerà per far crescere tutto l’indotto”. Risorse, idee, volontà, sostanzialmente abbondano: “Direi di sì - conclude Oberdan Scotti - noi, d’ora in avanti, dobbiamo metterci in testa che, nel calcio, va fatto tutto sempre con la massima attenzione. Ho trovato un’ambiente splendido, persone molto unite tra loro in un territorio che li accomuna e li rende orgogliosi, oltre che fieri, di farne parte. Non sta a me giudicare l’operato del passato. Io posso portare la mia esperienza, i miei modi di lavorare e vedere le cose. Insieme si può fare bene attraverso il rispetto dei ruoli e, la presa di coscienza che, ognuno deve svolgere, con una visione più ampia, per il bene del club in generale, il suo compito”.
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