Soratte tra infortuni , mercato e punti salvezza.
Cenci "Ci sono difficoltà, ma niente alibi"

L'avventura in promozione della matricola Soratte si sta dimostrando più complicata del previsto, sebbene il salto di categoria dalla Prima alla promozione sia storicamente difficile per tutti, fin dal principio infatti la società biancorossa ha dovuto fare i conti con problemi logistici derivanti dall'impossibilità di giocare fra le mura amiche del Cappelli e difficoltà derivanti da un tempo limitatissimo per la costruzione di una squadra. "In estate la squadra sembrava costruita con dei valori importanti - esordisce il ds Piergiorgio Cenci - ma nel corso della stagione si sono purtroppo evidenziate alcune carenze soprattutto dovute dai moltissimi infortuni e dai risultati negativi che hanno portato in pochi mesi a cambiamenti importanti: dalle dimissioni di Pietro D'Achille alle uscite di De Santis, Pascucci, Pasqualini e Bonimelli.

Miscia nuovo tecnico "Attualmente le cose non stanno andando benissimo per il nuovo allenatore Andrea Miscia - prosegue il ds -  che ha dovuto fare i conti con i troppi infortuni che hanno portato a 6 sconfitte di fila nelle ultime partite. Una squadra che ha come obbiettivo la salvezza in un girone così difficile e che non può contare sul fattore campo e che deve assorbire assenze ed infortuni pesanti come quelli di De Santis, Pascucci, De Vellis, Falzini, Servi, Spalloni, Lomanto, Bizzarri e non ultimi Sperandio e Nardoni, senza la possibilità di contare su una U19 non poteva che pagare un conto salatissimo".

Mercato A dicembre il Soratte ha provveduto all'inserimento di un grande attaccante per la categoria come Emir Bokri ed un difensore come Di Pinto oltre al jolly Sinibaldi ed il ritorno di Paolo Ceglia ed Alessio Spunta.
"Ritroveremo presto qualche infortunato e non vogliamo darci alibi per un campionato che dobbiamo a tutti i costi riprendere in mano. A fine stagione tireremo le somme ma adesso è il momento di invertire radicalmente la rotta, iniziare a pensare da neopromossa e non da grande perché non lo siamo, fare un bagno di umiltà e giocare domenica dopo domenica come se fosse una finale" conclude Cenci.