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Jukic, il Toro del Monti Prenestini: "Ho ritrovato me stesso. Cangiano mi ha dato tanto"

L'intervista al bomber, protagonista di una stagione da sogno insieme a tutto il gruppo biancazzurro

24 Aprile 2025

Jukic (al centro)

Jukic (al centro) insieme a Cuadrillero e Pera ©Camilloni

Anche il Rocca Priora RDP è dovuto inchinarsi allo strapotere della capolista del girone D. Il Monti Prenestini prosegue la sua corsa inarrestabile verso l'Eccellenza, che potrebbe arrivare già domenica sul campo dello Sporting San Cesareo. Anche ieri, nel largo 5-0 rifilato ai castellani, ha messo il suo sigillo sul match Andrea Jukic, giunto al 16° centro in campionato con la maglia biancazzurra. Un'annata strepitosa per la squadra di mister cangiano e per l'attaccante classe '93, che pur calandosi in una nuova dimensione ha mantenuto il suo status di bomber e professionista modello. 

La meta è davvero vicina, dopo una stagione dominata in lungo e in largo. Ti aspettai un'annata del genere?

"Ad inizio stagione avevo sentito parlare di questo nuovo progetto con diversi nomi importanti che avevano già trovato un accordo, e il tutto è stato poi effettivamente confermato da quando sono arrivato. Qui si fa calcio come non lo facevo ormai da qualche anno. Sembra un club professionistico. Ci tengo perciò a ringraziare tutta la società perché veramente tutti hanno fatto in modo di farci dare quel qualcosa in più. Dal presidente alla magazziniera Milena, il mister, il prof David, Dario, i direttori Ventura e Mineo. Tutti ci hanno dato un’identità e una mentalità da professionisti".

A livello personale non hai mai smesso di dare il tuo contributo alla causa. I numeri parlano chiaro... 

"I miei risultati li devo soprattutto al mister, mi ha gestito e mi ha fatto uscire da un vortice in cui purtroppo mi ero ritrovato non per colpa mia. Nella mia carriera la mia forza è stata sempre l'esuberanza fisica e di fatto non ho mai avuto infortuni seri. Poi negli ultimi anni, per un'operazione sbagliata, mi sono ritrovato con diversi problemi muscolari e tanti fastidi a livello fisico. Ma ora mi sento bene come non mi sentivo da tanto e da quella sfortuna medica mi si è aperta una nuova opportunità creando la SJ Servizi Sanitari S.r.l. insieme al mio amico Marco Sfanò, anche lui vicino alla vittoria con il Guidonia Montecelio, ponendoci come un punto di riferimento a livello ortopedico per tanti giovani che ne hanno bisogno".

Domenica potrebbe arrivare l'epilogo tanto atteso. Come ci arriverete?

"Aspettiamo la cosiddetta matematica, solo a quel punto potremo festeggiare e analizzare a 360 gradi la vittoria. Per me sarà una gioia immensa trattandosi del primo campionato vinto, in una categoria che si è rivelata tosta e con le nuove regole senza più l'obbligo degli Under. Ogni categoria ha le sue difficoltà ma noi le abbiamo superate a pieni voti, nonostante una squadra interamente nuova ma che raramente ho potuto vivere sulla mia pelle anche in campionati maggiori. Mister Cangiano ci ha messo tanto del suo, ci ha dato subito un’identità e una mentalità vincente e personalmente mi ha aiutato molto, a volte anche mettendomi in discussione, ha tirato fuori da me il massimo sia in allenamento ma soprattutto in partita".

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