Riano, salvezza conquistata. Pangallozzi: "Siamo stati prima uomini che giocatori"

Il Riano ha conquistato la salvezza, superando il Palombara 3-1 nel playout domenica scorsa. Tra i protagonisti del match, ma non solo, c’è il capitano rossoblù Giulio Pangallozzi, autore di uno dei tre gol che hanno completato la rimonta e acceso la festa all’Urbani. Il numero 10 tiberino ha ripercorso le emozioni della gara e tracciato un bilancio della stagione appena conclusa.

Che emozione è stata segnare in una gara così importante?

"E’ stata una sensazione bellissima, poi specialmente di testa che non è nel mio repertorio. Però è stata un’annata difficile colma di momenti belli ma anche brutti. Non poteva finire che nel migliore dei modi, segnando un gol cosi importante e decisivo per il Riano che oramai è casa per me. Lo dedico a tutto il paese, alla società e alla gente che ha sempre creduto in noi".

Cosa vi siete detti ieri, nello spogliatoio, durante l’intervallo?

"Ci siamo guardati e detti che non eravamo quelli del primo tempo, che mancavano 50 minuti e dovevamo giocare da squadra, aiutandoci l’uno con l’altro e cosi è stato".

La salvezza è stata raggiunta in una stagione complicata. Se dovessi scegliere una partita simbolo di quest’anno, quale sarebbe e perché?

"Il momento più difficile è stato nel periodo natalizio. Non stavamo messi bene in classifica e in più ci sono state dinamiche al livello di gruppo, dove mancavano alcuni giocatori. La sconfitta contro il Real San Basilio per 5-0 è stata proprio l’apice. Però, dopo il rientro di alcuni elementi, il gruppo si è riunito e siamo riusciti fare addirittura 10 risultati utili consecutivi. Le partite che mi hanno fatto capire che potevamo salvarci sono state due fondamentali: contro il Bellegra e contro il Valle del Peschiera in casa, entrambe vinte agli ultimi minuti non mollando mai. Perché questo gruppo ha tanti difetti, ma la cosa più grande è che ha un grande cuore, fatto di uomini prima di calciatori".

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