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L'intervista
20 Giugno 2025
Roberto Silvestri (©GazReg)
Dal campo alla scrivania... E ritorno
Roberto, la tua vita calcistica è tutta intorno a Monte San Giovanni Campano...
"Sì ho giocato con tutte le squadre della città, ho rappresentato tutte le varie frazioni. Sono stato fermo solamente l'anno del Covid poi, dopo aver inizialmente smesso ho scelto di dare di nuovo il contributo".
Fondamentale per il tuo ripensamento è stato Angelo Bottoni...
"Con lui c'è un grandissimo rapporto. Ero diventato il ds del Monte ma poi lui mi ha chiesto di dargli una mano in campo e non ho potuto dire di no. Inizialmente avrei dovuto giocare soltanto quella metà stagione (l'incarico da ds lo smise a dicembre, ndr) poi invece ho giocato anche in questa".
E con il calcio hai deciso di dire basta in ogni sua forma
"Non mi riconosco più in questo mondo, che è cambiato tanto, forse troppo. Non mi vedo però in un'altra veste che non sia quella del calciatore. Sicuramente sarà un po' strano non vivere questa quotidianità che mi ha accompagnato per così tanto tempo, ma penserò ad altro. Alla mia famiglia, alle vacanze, per allontanare il calcio. Ho un lavoro che mi assorbe molto. Purtroppo adesso ci sono delle logiche e delle dinamiche che non mi fanno più apprezzare come prima questo sport, con l'entusiasmo che avevo quando ho iniziato".
Come valuti l'ultima stagione?
"Abbiamo centrato la salvezza pur sapendo che avevamo i mezzi forse per fare qualcosina in più. E' stata comunque una bella stagione, io sono di casa qui e dunque ho dato tutto me stesso".
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