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Standing ovation: Luca Lo Presti saluta dopo l'annata al Palocco

Una vita alla Pescatori Ostia, con un titolo straordinario: il difensore lascia il calcio a 32 anni per dare la precedenza alla famiglia

Cosa non si fa per i propri figli. Un pensiero ricorrente che ogni genitore ha dal momento in cui una nuova vita viene alla luce. Tutto viene rimesso in discussione: lavoro, abitudini, passioni. Ogni figlio diviene immediatamente la priorità e tutto il resto deve essere necessariamente messo in secondo piano, per quanto poi si faccia fatica ad accettarlo o a convivere con questa nuova quotidianità è il gioco delle parti più bello che nella vita di ognuno di noi possa esserci. Quando poi ad un primogenito se ne aggiunge un secondo, in questo caso coniugato al femminile, il livello della responsabilità si alza ancora di più ed il passo indietro, dal campo, non solo è prevedibile ma necessario. Luca Lo Presti ha fatto questa scelta, nonostante avesse ancora nelle corde dei suoi muscoli tanti chilometri da percorrere e contrasti da effettuare. "Essendo un difensore ho notato già nell'ultimo campionato che rispetto a qualche altro compagno magari della mia età (32 il prossimo novembre, ndr) che facevano un po' più fatica. Nella mia posizione invece l'esperienza mi ha aiutato di più a gestire le forze". Una carriera praticamente tutta in gialloverde, con i colori della Pescatori Ostia con cui ha firmato, fascia da capitano al braccio, il ritorno in Eccellenza due stagioni fa. Poi l'ultimo anno al Palocco, con cui gli Squali hanno una storica rivalità. Non una ripicca, ma anche in questo caso una scelta di cuore. Quello dentro la sua famiglia. Intervista nell'edizione di lunedì 23 giugno, disponibile anche nella nostra edicola digitale

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