Bandiere, uomini simbolo e scelte personali: quando cambiare sponda pesa

Chi ha scelto di compiere questo passaggio cercando di farsi notare il più possibile è Pedro. L'attuale esterno a disposizione di Maurizio Sarri sta vivendo la sua terza stagione con la maglia della Lazio. Uno scenario discretamente impensabile quando nell'agosto del 2020 l'ex Barcellona venne acquistato dalla Roma dal Chelsea e, in relazione all'età, si pensava potesse di fatto chiudere la sua avventura calcistica in giallorosso. Invece, come sottolineato, per un professionista il calcio è un lavoro e dopo alcune vicissitudini la sua scelta è stata quella di sposare la causa biancoceleste, ritrovando il tecnico toscano che aveva già avuto a Londra e, infine, non dover cambiare di nuovo città. Pedro segno nel derby di ritorno (maggio 2021) e poi anche in quello di andata della stagione successiva (settembre 2021) con ovvia esultanza provocatoria nei confronti di chi lo stava già bersagliando. 

In foto Pedro durante Lazio - Juventus della scorsa stagione (Foto ©De Cesaris)

I passaggi da una sponda all'altra del Tevere non sono stati così frequenti, ma ce ne sono comunque di pesanti. Pensiamo ad Attilio Ferraris primo capitano della Roma e idolo giallorosso. In rotta con il presidente Sacerdoti, nel 1934 passa clamorosamente alla Lazio, dove resta due stagioni. Franco Cordova bandiera romanista dal 1967 al 1976, con il cambio di presidenza (Anzalone) rompe con l’ambiente e firma per i cugini. C'è stato anche uno scambio alla pari: Perrone - De Nadai, con il primo che passò dal biancoceleste al giallorosso prima di diventare allenatore. 

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