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L'Intervista
14 Novembre 2025
Paolo Catalucci, presidente dell'Ariccia
Il presidente dell’Ariccia, Paolo Catalucci, ha tracciato un primo bilancio di questo inizio di stagione che ha segnato, in particolare, il ritorno della prima squadra nel campionato di Promozione e l’avvio della collaborazione con la Barbato Football Academy per il settore giovanile. "Siamo molto felici complessivamente del nostro operato societario e dobbiamo continuare su questa strada –commenta- siamo partiti molto forte in campionato, sicuramente il mese di ottobre ci ha visto rallentare per sfortuna e diversi infortuni ma il bilancio resta comunque positivo. La rosa e lo staff tecnico sono di alto livello con impianti e strutture all’avanguardia, grazie ad investimenti importanti. Il nostro obiettivo è stare più in alto possibile. La collaborazione con la Barbato Football Academy ci ha inoltre permesso di crescere con la scuola calcio e col settore giovanile, grazie ad un’organizzazione puntuale che prevede l’utilizzo di due impianti con tre campi da gioco".
Il patron Paolo Catalucci si è poi soffermato sull’ultimo turno di campionato che ha visto la squadra ariccina inchiodare all’Arrigo Menicocci la capolista Fregene sullo 0-0. "È stata una battaglia con una nostra ottima prestazione, nonostante diverse defezioni Il punteggio finale ci va anche probabilmente stretto per diverse occasioni non concretizzate per nostro demerito. Alcune decisioni arbitrali ci hanno tuttavia molto penalizzato. Ci è stato negato un calcio di rigore nel primo tempo, a mio avviso solare, per l’atterraggio di Condotta in area di rigore con evidente tirata di maglia. L’episodio più grave resta comunque l’espulsione del capitano Giura a mezz’ora dal termine, reo di aver richiamato senza ovviamente eccedere, il guardalinee ad una maggiore concentrazione sul match. Gli arbitri e i guardalinee possono sbagliare, come capita anche a calciatori e dirigenti. Accettiamo gli errori sperando che i diretti interessati facciano un’analisi su ciò che continua a non andare bene. Ritengo sia poi importante sensibilizzare tutto il movimento calcistico, in particolare osservatori, dirigenti e membri della federazione, ad avere un comportamento più collaborativo con le squadre che li ospitano. Una gestione più serena delle gare, sia prima che dopo l’evento, gioverebbe all’armonia di tutto il movimento"
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