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La rubrica
19 Novembre 2025
Edoardo Piacentini, capocannoniere del campionato (Foto ©GazReg)
Non si è ancora concluso il girone di andata, ma la stagione del Villa Adriana ha già assunto i contorni drammaturgici. Dopo una retrocessione tanto dolorosa quanto inaspettata, il club tiburtino ha ristabilito il suo status all'interno del campionato cadetto dopo aver dominato il suo girone di Prima Categoria. L'unica costante fin qui dimostrata è la fame di gol di Edoardo Piacentini. Dopo i 50 gol realizzati nella scorsa stagione, l'attaccante a disposizione (di nuovo) di Gianluca Lillo è partito a velocità massima ed è l'unico calciatore in doppia cifra del campionato.
Il bomber va a segno da tre partite consecutive e contando anche la Coppa è già a quota 14 gol stagionali, con un rigore fallito a macchiarne (poco) il rendimento. Solo in campionato un gol ogni 79 minuti ma quel che più racconta quanto sia determinante nelle 9 giornate giocate fin qui è l'incidenza dei gol sui punti conquistati: 8, ossia il 66% del totale.
Se quindi Piacentini non ha nulla da rimproverarsi, sicuramente in casa biancoverde c'è molto su cui interrogarsi. Perché c'è indubbiamente del potenziale, ma questo palesemente non viene sfruttato a pieno. Inutile nascondersi, seppur con qualche peccato di gioventù (l'età media fin qui in campionato è al di sotto dei 22 anni) all'interno del gruppo ci sono calciatori di comprovata esperienza, veri e propri colpi di mercato a costruire un'ossatura degna di provare il doppio salto. Un po' come era già capitato nell'anno col binomio alternato Gianni-Di Donato, avventura che si concluse con il secondo posto alle spalle della Pescatori Ostia. Altra voce nel capitolo sono i rinnovi di quei calciatori che erano stati determinanti in terza serie ma che avevano tutte le caratteristiche per giocare (bene) in Promozione. Fatta eccezione per Piacentini soltanto Prioteasa è riuscito a trovare il gol, per il resto nessun altro calciatore è riuscito a contribuire. Ben 10 le reti incassate solamente nei secondi tempi, costati un totale di 7 punti (con uno soltanto recuperato nei secondi 45') e basta fare quindi una semplice addizione per capire la portata del problema. Quando una squadra non riesce a condurre in porto un match in posizione di vantaggio per ben tre volte pur avendo le qualità per discorsi di vertice, è abbastanza imputabile all'atteggiamento e alla mentalità la causa di un rendimento di questo tipo.
Quelli in tabella sono dei freddi numeri ma rendono l'idea. In pratica contro il Città di Fiano nei secondi 45' il Villa Adriana ha creato la metà e concesso il doppio rispetto ai primi 45'. Ma il dato non è tanto tecnico, quanto comportamentale. Incassato il pareggio in casa biancoverde si è letteralmente staccata la spina, come accaduto anche contro la Gregoriana, sfida in cui ai ragazzi di Lillo riuscì poco o nulla in termini generali, andando a sbattere contro una delle migliori prestazioni dei rossoblù in questa stagione. In quell'occasione la squadra rimase scollegata per tutta la durata del match, innervosendosi con facilità per un mix tra frustrazione per il risultato e qualche decisione arbitrale poco logica. Un incidente di percorso ci può stare, la replica diventa un problema. Con caratteristiche differenti, ma con l'aggravante di aver dominato per un tempo di gioco, il Villa Adriana ha perso un'altra occasione per riuscire a rimanere nel gruppo promozione. La distanza con il terzo posto è soltanto di 4 punti, assolutamente colmabile visto il valore della squadra, ma serve un'immediata inversione di tendenza nell'approccio e nella conduzione e l'occasione arriva proprio domenica prossima: a Gerano sarà ospite la LUISS.
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