Non è la prima volta che accade, perché certi legami nel calcio dilettantistico non si spezzano davvero mai. La storia tra Leonardo Onorati e la Vigor Perconti si è già interrotta e riaperta in passato, ma ogni ritorno ha sempre avuto lo stesso filo conduttore: il senso di appartenenza. Il Cobra ha costruito con la maglia rossoblù un rapporto che va oltre le stagioni, suggellato da due campionati vinti e da un’identità condivisa che, ancora una volta, lo ha riportato al Vigor Sporting Center.
La Vigor Perconti è una questione di cuore. Il Cobra Onorati tra passato e futuro
Il bomber è tornato in estate in maglia rossoblù, dopo esser stato decisivo in U19 agli ordini di Andrea Persia
Determinante, in questo nuovo capitolo, è stato anche il ritrovare Andrea Persia in panchina. Un rapporto già rodato, fatto di fiducia reciproca e principi chiari, che ha spesso rappresentato il terreno migliore per esprimere il potenziale dell’attaccante. Un contesto che Onorati conosce e che lo conosce, dentro e fuori dal campo.
Dopo l’andata e ritorno con lo Zena e la parentesi estiva al Ferraris Villanova, la separazione dalla Perconti aveva lasciato spazio a una nuova esperienza, chiusa con 5 gol stagionali, a fronte dei 10 realizzati nell’ultima avventura in rossoblù. Numeri che raccontano un rendimento costante e che oggi tornano a essere una risorsa centrale per una squadra che, fin qui, ha prodotto gioco ma ha spesso pagato in termini di concretezza.
Il rientro progressivo a pieno regime anche di Alessandro Finucci completa un quadro offensivo che può finalmente offrire alla Vigor ciò che è mancato di più: la capacità di finalizzare la mole di gioco costruita. Un aspetto che pesa in un campionato dove l’equilibrio è sottile e ogni episodio può indirizzare una stagione.
Bomber, sei tornato alla Perconti "In realtà dovresti chiedermi perché sono andato via - sorride - questa per me è casa, sono sempre stato bene in questa società che mi ha accolto come un figlio. Dopo la parentesi di Villanova sentivo il bisogno di tornare dove sono cresciuto: qui mi sento vivo"
Parole che trovano continuità nel rapporto con il tecnico: "Con Persia c’è qualcosa che va oltre il calcio. Oltre a costruire una squadra solida, con principi da rispettare, riesce a creare un legame con ogni giocatore, tirando fuori il meglio di ciascuno".
Ora lo sguardo è tutto sul presente. "L’obiettivo è aiutare la squadra al massimo, sfruttando le mie caratteristiche. Ritrovare il gol significa chiudere bene la settimana e affrontare con serenità quella successiva".
Il calendario, intanto, non concede attese. Tra poco più di ventiquattro ore la sfida alla Canarini, al Vigor Sporting Center, offrirà il primo vero banco di prova di questo ritorno. Il Cobra è tornato a casa: sarà subito pronto a mordere?

