20ª giornata
Vince il Napoli, la Lazio lascia il San Paolo con dignità
Grazie alle reti di Callejon e Milik (che gol!) gli azzurri superano i biancocelesti e tengono a distanza l'Inter. Simone Inzaghi ancora rimandato all'esame con le big
La classica partita dal risultato bugiardo. Perché non avendo visto il match, leggendo solo il punteggio, ovvero 2-1, si potrebbe pensare ad una gara piuttosto equilibrata. Per niente. Un Napoli talmente tanto da essere troppo passeggia su una Lazio ben organizzata ma davvero troppo debole. Gli uomini di Ancelotti, pur senza pedine importantissime come Insigne, Hamsik, Allan e Koulibaly, hanno segnato due gol, colpito quattro pali e creato azioni da rete a ripetizione. Inzaghi, dal canto suo, può recriminare contro la sfortuna che, oltre all’assenza di Marusic, lo ha privato a gara in corso di Luiz Felipe (problema muscolare) e di Acerbi espulso per doppia ammonizione (la seconda più che dubbia). L’ex Sassuolo e Milan sarà costretto, dunque, a saltare anche il match di settimana prossima contro la Juventus, con una retroguardia da ricostruire e che darà mille pensieri al mister biancoceleste.
La partita. Come annunciato a più riprese alla vigilia, Inzaghi opta per la scelta più semplice: Lulic a destra e Lukaku a sinistra, con Luis Alberto e Milinkovic Savic alle spalle di Immobile. E’ proprio il serbo a regalare la prima azione da gol: un colpo di testa ravvicinato sul quale Meret ci mette le mani. Sarà uno dei pochi squilli di tromba della Lazio che da quel momento in poi subirà solo la furia degli azzurri. Inizia Milik che con una girata a colpo sicuro, smonta il palo alla destra di Strakosha. Lo stesso che aiuterà il portiere albanese su uno splendido volo d’angelo del polacco: punta delle dita a sfiorare il pallone e montante ancora amico della Lazio. E’ il preludio al gol: sfera persa da Lucas Leiva a metà campo e penetrazione velocissima di Callejon che di potenza fa 1-0. Da pugile provetto il Napoli respira l’odore del sangue e colpisce ancora: stavolta con Milik che su punizione disegna una parabola splendida. 2-0.
Ci si prova. Al rientro dagli spogliatoi Inzaghi tenta il tutto per tutto: fuori Lukaku (evanescente) e dentro il Tucu Correa per una Lazio a trazione anteriore. La mossa sembra funzionare: prima Correa e poi Immobile mettono in difficoltà Meret. Fuochi di paglia: il Napoli prende altri due legni. Questa volta con Fabian Ruiz e Callejon. Il vecchio adagio del calcio che sostiene che ad ogni gol mangiato, ne corrisponda uno subito, non si lascia attendere. Grossa invenzione di Correa per Immobile che di giustezza fa 2-1. Assalto Lazio? Ma neanche per idea. I sogni di gloria dei biancoazzurri vengono frenati da Rocchi che mostra il secondo giallo (generoso) ad Acerbi reo di aver risolto una situazione ingarbugliata da Milinkovic Savic, stendendo Callejon.
I minuti finali servono ai cambi e a far preoccupare il pubblico di casa, ma non accade assolutamente nulla. La Lazio lascia il San Paolo in maniera dignitosa ma all’esame con le big è di nuovo rimandata.
Conclusioni. La Lazio esce dalla zona Champions: questo il triste verdetto del posticipo. Il ventesimo turno di campionato, infatti, sorride solo alla Roma che grazie alla vittoria di misura sul Torino si fa due regali. Sorpasso alla Lazio con tanto di conquista del quarto posto (ultimo utile) e gap ridotto dall'Inter, fermata in casa dal Sassuolo. Ora i nerazzurri sono distanti 7 punti e manca ancora un girone. Il prossimo turno, poi, rischia di penalizzare ancora di più la Lazio: la Roma andrà a fare visita ad un'Atalanta ancora ebbre della manita rifilata al Frosinone, l'Inter andrà a Torino mentre i biancocelesti ospiteranno in casa quel cannibale della Juventus. E senza Maurusic e Acerbi squalificati e Luiz Felipe infortunato. Sarvate Mandrà...