La Lazio… Sarabia: manca un rigore, Siviglia avanti

Che fosse un’impresa quasi impossibile lo si era intuito già al momento dei sorteggi. Ma da questo, a lasciare l’Europa League ai sedicesimi di finale e con tre gol sul groppone (due siglati da Ben Yedder) ce ne passa. Per adesso a passare è solo il Siviglia che approda agli ottavi di finale dopo aver battuto la Lazio sia all’andata che al ritorno. Il 2-0 maturato al Pizjuán, però, è un risultato molto più bugiardo di quello che si può immaginare. I biancocelesti di Simone Inzaghi, infatti, producono tanto. Molto di più di quello che si era visto all’Olimpico. Ma non basta. Anche perché l’arbitro Taylor ci mette del suo quando nel primo tempo, sul risultato di 0-0, nega un calcio di rigore netto per un fallo di Mercado su Lulic pescato magistralmente da Milinkovic solo difronte al portiere avversario Vaclick. Sarebbe stato rosso per il difensore del Siviglia e probabilmente il vantaggio della Lazio. Gol che avrebbe ristabilito la parità di reti segnate. E invece no. Sono gli spagnoli a “bucare” e solo a qualche minuto di distanza. E’ ancora Ben Yedder a stendere Strakosha, lanciadosi come un falco in tap in, dopo un tiro di Sarabia.

Nella ripresa Inzaghi prova il tutto per tutto: fuori Patric e dentro Correa, poi Romulo per Milinkovic e Durmisi per Badelj. Cambia anche il modulo che da un 3-5-2 passa a un 4-3-1-2, proprio con l’ex Siviglia alle spalle di Immobile e Caicedo. E’, però, sempre l’arbitro Taylor ad erigersi tra le file dei protagonsti. Due rossi, uno per parte, il primo a Vazquez (doppio giallo), l’altro a Marusic. La parità numerica spegne anche gli ardori della Lazio che, infatti, alla mezz’ora subisce il gol di Sarabria che chiude partita e qualificazione. E poco c’è da recriminare per le tante palle gol sbagliate, quando il Siviglia era in vantaggio solo di una rete. Bisogna abbandonare l’Europa League. Bye bye, sarà per il prossimo anno.