L'INTERVISTA
Casavecchia, addio Atletico: "Farris, Totti e il futuro"
Il centrale difensivo lascia dopo aver vinto il campionato con la squadra di Scudieri e si racconta a 360° tra allenatori, calciatori e futuro
Si separano ufficialmente le strade di Leonardo Casavecchia con l'SFF Atletico e il difensore centrale classe 1991 spiega i motivi del suo addio: "Confermo che inizialmente c'era stata una chiacchierata che poi alla fine é rimasta tale, nel calcio finche non c'è la firma, nulla è sicuro. Abbiamo deciso di prendere due strade diverse con la massima trasparenza e faccio un grosso in bocca al lupo alla società, al mister e ai ragazzi". Si riparte dunque alla ricerca di una nuova avventura consapevole però di aver vissuto una stagione da record con la vittoria del campionato d'Eccellenza: "La nostra stagione è stata ricca di emozioni e vittorie, quando si vince è merito di tutti: dai giocatori a chi li ha scelti, al mister che li mette in campo. Avevamo un gruppo fortissimo in campo e unito fuori, quando c'è tutto questo e dalla tua parte arriva anche un pizzico di fortuna succede che si vince il campionato".
Dalla stagione in corso al calciatore ideale di cui, in questi giorni, si sta parlando davvero molto visto il suo saluto alla Roma: "Se mi chiedi il mio calciatore ideale - precisa Casavecchia - da romano, romanista e amante del calcio non posso che dirti il Capitano Francesco Totti. Sul tema allenatore, invece, sono stato fortunato perchè ne ho avuti di veramente bravi in questi anni e sarebbe difficile dirtene uno in particolare: mi viene da dirti Massimiliano Farris, attuale secondo di Inzaghi nella Lazio in serie A. Ma potrei menzionare anche Beoni che è un gran maestro o lo stesso Scudieri che è molto preparato".
Dall'idolo Totti ai tecnici passando per i calciatori che ha incontrato nel corso della sua prima parte di carriera: "Di giocatori ne ho incontrati veramente di molto forti e dirtene solo tre sarebbe difficilissimo: potrei citarti Giampietro Perrulli, giocatore formidabile in tutto e grande ragazzo, potrei dirti Francesco Deli ora a Foggia che giocava con me prima del salto in Lega Pro, era un giovane di Lega ma si vedeva già allora che grande potenziale avesse. Ma non posso non dirti anche lo stesso Leo Nanni che ha una tecnica pazzesca, il capitano Federico Sevieri o anche Paolo Capodaglio, altro giocatore incredibile". Si chiude affrontando il tema futuro ancora incerto per ora: "Per quanto riguarda il futuro ancora non so, è sicuramente presto e di voci già ne ho sentite, ora aspetterò. Vengo da tre anni fantastici: un terzo posto a Rieti in una stagione assurda dove abbiamo lottato fino all'ultimo per il titolo, il campionato vinto con la Sambenedettese lo scorso anno e questo con l'Sff Atletico. Sicuramente cerco stabilità quindi una società seria e ambiziosa perche vincere è troppo bello".