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L'INTERVISTA
13 Giugno 2017
Fabio Ferrari, centrocampista classe '94
Un futuro ancora da definire dopo aver fatto parte dell'Anzio dei "Giovani Terribili" che hanno raggiunto con ampio merito la salvezza nel girone H di Serie D con la rosa più giovane del raggruppamento. Fabio Ferrari, regista classe 1994, ci racconta la stagione 2016/2017 appena conclusasi con la maglia dell'Anzio: "Abbiamo dimostrato di avere una buona maturità - spiega Ferrari - nonostante la rosa giovane e un allenatore altrettanto giovane in un girone denominato dell'inferno da altri. In molti ci davano per spacciati ad agosto, ma abbiamo fatto vedere invece che con il lavoro e il gruppo abbiamo raggiunto il nostro obiettivo tenendo presente che per gran parte del campionato siamo stati nei primi 10 posti".
"Onestamente - continua Ferrari - sono contento per me perché ho avuto persone vicino che mi hanno fatto crescere molto e se dovessi dare un voto a questo gruppo darei 7. Il mio rapporto con Gaetano D'Agostino? Fin da piccolo guardavo il mister giocare in serie A e cercavo di rubare con gli occhi qualcosa ma dalla TV non è facile. Averlo avuto come compagno prima e come allenatore poi mi ha aperto un mondo: vedere la sua umiltà da giocatore con più di 300 partite in serie A mettersi a disposizione di un ragazzo con qualche anno di Lega Pro alle spalle è stato ammirevole e si è creato un rapporto che va oltre il calcio giocato. Per questo posso dire che anche se sono solo 2 anni che lo conosco è stato il mio faro e la persona che più mi ha cresciuto nel rettangolo verde e con cui ho condiviso anche parti di vita extra calcistica". Dal recente passato al futuro ancora da valutare con estrema attenzione: "Il mio futuro è ancora da scrivere ma continuo a lavorare ogni giorno per crescere e migliorare. Il mio sogno nel cassetto è quello tornare in serie B, nella categoria che ho solo odorato con gli allenamenti e qualche convocazione".
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