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Mercato
22 Giugno 2019
Cabeccia (foto Alessandro Sanna)
Il capitano coraggioso, Marco Cabeccia, non soltanto non ha mai abbandonato la nave in queste sue due stagioni passate al Sassari calcio Latte Dolce ma l'ha condotta in porto assieme ad un equipaggio di pari nel tormentato mare dei playoff, arrivando sino al traguardo rappresentato dalla prima storica finale disputata in serie D dal club biancoceleste. Difensore, nato a Sassari il 25 maggio del 1987, è la quinta pedina dello scacchiere biancoceleste 2019-'20. Stay tuned.. Marco Cabeccia, difensore del Sassari calcio Latte Dolce: "Ovviamente sono molto felice di poter proseguire il mio percorso, per il terzo anno di fila, in questa realtà. È bastata una chiacchierata di pochi minuti, guardandoci negli occhi con i dirigenti, per decidere di andare avanti insieme, anche in futuro. Per me far parte di questa famiglia è un onore e sono veramente felice e soprattutto orgoglioso di aver sposato questo progetto, qualche anno fa, quando le cose erano ben diverse e in molti all’esterno storcevano il naso. Ho pesato la qualità delle persone, la serietà e le prospettive, la voglia di far bene anche in ambito sportivo. La sintonia tra la vecchia guardia, Gianni Sanna, Adriano Fantoni, Alessio Marras, il presidente Roberto Fresu e la freschezza e lungimiranza di Pierluigi Pinna, Andrea Maddau e Gianluca Manca rappresentano l’arma non convenzionale di questa società. Il lavoro di mister Stefano Udassi e del suo staff tecnico, l'apporto fondamentale di Alessandro Gadau, dello staff medico e di tutte le altre persone che lavorano nell’ombra come Lello Mela, Giovanni Dessole, Marino Vasselli, Franco Manos e il mitico Bruno Pala ad esempio, sono la nostra arma in più. Ecco, posso dire che i veri top player sono loro, che mettono noi giocatori nelle condizioni per poterci esprimere al meglio. La scorsa stagione mi lascia sicuramente un bellissimo ricordo. Siamo consapevoli di aver fatto qualcosa di straordinario andando oltre le migliori aspettative, ma ormai fa già parte del passato. Sono felice di potermi godere un po’ di vacanze, ma allo stesso tempo non vedo l’ora di ricominciare, perché nello sport ripetersi è doppiamente difficile e per questo bisognerà lavorare ancora più duro con umiltà e voglia di sacrificio, come abbiamo sempre fatto: piedi ben piantati a terra e si andrà a dare battaglia su ogni campo. E sono felicissimo che si stia programmando, a partire da molti dei miei compagni delle ultime stagioni, che sul campo si sono meritati la riconferma. Da parte mia cercherò come sempre di mettermi a disposizione di tutti dando il massimo ogni giorno. Mi auguro, infine, che l’anno prossimo tutte le squadre sarde possano prendersi delle belle soddisfazioni".
The Rock, Simone Patacchiola, roccioso centrale difensivo alla sua terza stagione sassarese, rinnova il suo rapporto con il Sassari calcio Latte Dolce dopo un altro campionato di forma, impegno, sostanza e gol importanti che hanno lasciato il segno. Difensore, nato a Rieti il 12 febbraio del 1991, è la quarta pedina dello scacchiere biancoceleste 2019-'20. Stay tuned.. Simone Patacchiola, difensore del Sassari calcio Latte Dolce: "Se mi guardo indietro mi vengono in mente cose straordinarie: innanzitutto un gruppo ed una squadra che hanno dimostrato sin da subito di essere all’altezza della categoria, capaci di lasciarsi alle spalle squadre come Latina, Monterosi, Cassino e Aprilia, costruite per vincere il campionato. Ma in questo sport, nel calcio, chi ha più fame raggiunge i risultati che si era prefissato. La mia riconferma? Sono anni ormai che ho sposato questo progetto. Società come questa non si trovano facilmente, né in queste categorie né in quelle superiori. Quando tutti questi fattori coincidono, per un giocatore dare il massimo è più semplice. D'altra parte il mister e il suo staff hanno creato un clima di armonia e affiatamento all’interno dello spogliatoio che non mi era mai capitato di vivere. Eravamo tutti pronti a dare il massimo l’uno per l’altro. Siamo pronti tutti a dare il massimo l'uno per l'altro. Io sono arrivato a Sassari dal continente, quasi come uno straniero ma pronto a fare di tutto per questi colori e rimanere in questa città per tutta la vita: ad agosto mi sposo con Fabiana ed è anche suo il merito di questa stupenda stagione. Adesso si stacca un po’ la spina, ma chi vive questo sport in realtà non stacca mai completamente. Godiamoci un po’ il sole e le spiagge sarde, ma sopratutto la casa al mare “de nonno Angelo” poi si ricomincia a correre verso la nuova stagione. Obiettivi? Fare sempre meglio dell'anno precedente: è sempre stato il nostro motto, lo sarà per sempre. Ajò".
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