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L'INTERVISTA

Mario Barone: "Flaminia e il mio idolo Andrea Pirlo"

Il regista della formazione di Francesco Punzi commenta l'ultimo periodo della squadra in vista del finale di stagione

13 Febbraio 2020

Mario Barone, regista del Flaminia

Mario Barone, regista del Flaminia

Mario Barone, regista del Flaminia

Il Flaminia nel 2020 sta incontrando qualche difficoltà di troppo rispetto al periodo positivo di fine 2019 e non vince da un mese  e mezzo. Abbiamo sentito il pensiero di uno dei giocatori più esperti del gruppo, Mario Barone, che ci ha parlato del momento della squadra in vista dei prossimi impegni.


Buongiorno Mario, nelle ultime 5 gare 3 pareggi e 2 sconfitte: a cosa è dovuto secondo te questo calo di rendimento che vi allontana dai playoff?


"Non stiamo attraversando un ottimo periodo e sicuramente i diversi infortuni non ci hanno aiutato fino ad oggi ma nonostante il distacco proveremo a fare di tutto pur di agganciarli".


Avete segnato molto poco nelle ultime gare mentre tu hai siglato 2 reti delle ultime 3 in 5 giornate: avete un problema attacco secondo te? Quanto si è sentita la mancanza di Nohman?


"Secondo me il problema è legato soprattutto al periodo non positivo, anzi tante volte alcuni giocatori si sono anche sacrificati in ruoli diversi facendo del loro meglio, poi è chiaro che se avessimo avuto a disposizione un giocatore dell’importanza di Nohman magari le cose sarebbero andate diversamente, perché oltre a fare i gol lui è importante per l’economia della squadra".


Dopo qualche mese cosa pensi della chiusura della tua esperienza con l’Albalonga?


"Ognuno ha seguito la propria strada, stanno facendo un grande campionato oltre le aspettative di tutti credo e gli vanno fatti i complimenti"


Tu sei uno specialista di calci piazzati: in carriera chi hai studiato di più nel calcio professionistico? A chi ti ispiri?


"Quest’anno sono ancora a secco nei gol su punizione (ride, ndr), cmq sono sempre stato affascinato da Pirlo sia per il suo modo di calciare che di giocare, credo non ce ne siano giocatori come lui".


Se dovessi citare un giocatore ed un tecnico che ti hanno fatto maturare di più chi nomineresti?


"Ci sono tanti nomi di giocatori che potrei farti e a cui devo tanto, data la mia giovane età ed il fatto che ricoprivamo lo stesso ruolo uno è Tatomir, anche come tecnico sono diversi quelli che mi hanno fatto crescere soprattutto come persona, ti dico Castellucci con cui ho condiviso più anni della mia carriera".

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