Francesco Montella: "Vittoria? Dipende solo da noi"

Nato a Napoli ma praticamente vissuto sempre ad Aprilia, Francesco Montella è un pilastro, forse il più importante, dell'Aprilia Racing. Capitano si ma anche difensore centrale col vizio del goal (è a quota 5 e domenica ha segnato ai sardi del Lanusei, ndr) Montella mostra pacatezza e profondità sin dal principio di un’intervista piacevole, oltre che estremamente interessante. "Non posso dire di essere soddisfatto del mio rendimento personale perché sono un tassello all’interno di una squadra che oggettivamente non naviga in buone acque". In effetti, l’Aprilia Racing Club dopo il pari per 2 a 2 ottenuto al Ricci contro il Lanusei, non ha compiuto significativi passi avanti verso una salvezza ormai divenuta l’obiettivo assolutamente da centrare. "La vittoria -analizza il classe 1987- manca da circa un girone intero. Mentalmente accusiamo questa situazione, servirebbe un risultato anche eclatante per allentare la tensione e togliere di mezzo quel vago ma presente senso di negatività che inevitabilmente ci sta condizionando". Il forte difensore centrale è assolutamente un tipo profondo nelle idee prettamente calcistiche e non. "La nostra rosa è ben amalgamata sotto ogni aspetto, d’ora in poi dobbiamo capire che possiamo cambiare soltanto grazie alle nostre forze la storia di un campionato altalenante e comunque complesso perché il girone G, storicamente, è sempre stato difficile e molto equilibrato". Usa solo a scopo lavorativo i social Montella e sull’emergenza Coronavirus abbinata al calcio, tanto di cappello per ciò che questo atipico giocatore pensa. "I social danno diritto alla gente di poter affermare concetti che una volta magari potevi in una situazione più riservata esprimere al bar (lo disse prima di morire un certo Umberto Eco, ndr).  La comunicazione è un aspetto della nostra vita fondamentale ma parliamo di un settore delicato dove la competenza, la sensibilità ed in ultimo la professionalità, sono fondamentali. Sul Coronavirus penso a chi soffre e a chi purtroppo ci lascia ma anche ai bambini che sono sempre la categoria più delicata da gestire, sotto il profilo soprattutto psicologico in questo complesso frangente". Montella non si ispira a nessun calciatore professionista e non ha una corrente filosofica, nel calcio, a cui sente in qualche modo di appartenere. "Si perché - afferma l’asso dell’Aprilia Racing Club- sono essenzialmente uno sportivo, non ho mai sentito la necessità di copiare nei comportamenti o nei modi di giocare qualcuno, non fa per me. Così come penso che la filosofia di gioco la determinano categoria e parco giocatori più che il tecnico che comunque, ha un ruolo chiave". Domenica c’è l’Ostiamare da vivere all’Anco Marzio. "Sono una squadra -conclude Montella- in salute e col morale a mille poiché la sconfitta della Turris li ha riportati a meno 4 dal primato. Cercheremo di fare la nostra gara, consapevoli che loro sono forti in tutto ma anche che noi bramiamo gloria per dare una netta sterzata".