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intervista doppia
Il portiere del Nuova Florida e il difensore del Trastevere a confronto prima di giocarsi una chance per la prossima Serie C
23 Maggio 2022
Andrea e Valerio Giordani (Foto ©Cenci - Ferri)
Quando il calcio è un affare di famiglia... Andrea e Valerio Giordani da anni si dividono vittorie e trofei, il primo volando tra i pali e il secondo limitando le azioni offensive degli avversari. I due fratelli stanno vivendo l'ennesima stagione rispettivamente con Nuova Florida e Trastevere, rappresentandone altrettanti punti cardine. Il loro apporto è valso alle squadre di Bussone e Mazza l'accesso alla post season. Gli ardeatini andranno a giocarsi per la prima volta nella loro storia un play off di Serie D (avversario ancora da stabilire), gli amaranto sono ormai abituati a questo tipo di sfide e scenderanno in campo mercoledì contro la Vastese allo Stadium. Ma prima di far parlare il campo diamo la parola ai diretti interessati. Ecco l'intervista doppia ad Andrea e Valerio Giordani.
Anno di nascita?
A: "1990".
V: "1992".
Ruolo?
A: "Portiere".
V: "Difensore centrale".
Quando hai iniziato a giocare a calcio?
A: "A 9-10 anni, ho iniziato nell'Anzio e poi ho fatto tutta la trafila giovanile al Savio fino a quando sono andato a Messina.
V: "Non mi ricordo bene il giorno, ma dovrebbe essere stato un martedì".
Avete mai giocato insieme?
A: "Soltanto l'estate in Serie A di Beach Soccer con il Nettuno".
V: "Mai, a calcio. Solo nella serie A di Beach Soccer".
In un ipotetico futuro che coppia sareste sul campo?
A: Sarebbe bello giocare almeno un anno insieme, essendo complici fuori credo che sarebbe lo stesso anche in campo".
V: "Sarebbe bello, credo. Lui alle mie spalle, mi darebbe sicurezza, io a lui molta di più!".
Chi è più forte dei due?
A: "Mentalmente sicuramente io, nettamente!".
V: "Non credo si possa fare un paragone, lui in porta io in mezzo al campo. Sicuramente nei nostri ruoli, siamo tra i top della categoria".
Che ruberesti all’altro?
A: "La serenità e la leggerezza con cui affronta la vita in generale".
V: "La sua professionalità, sicuramente. E anche il suo conto in banca...".
Come ti trovi nella tua società?
A: "Il Nuova Florida ormai è casa mia, sono qui da cinque anni e mi trovo alla grande. Questa stagione stiamo facendo qualcosa di straordinario".
V: "Mi sento molto legato all’ambiente Trastevere, e sono sicuro di aver dato sempre tutto a livello di campo e ancor di più fuori".
Quale girone è più competitivo?
A: "Ogni volta che ne parliamo, e gli dico che il G è più livellato verso l'alto lui si arrabbia... Per me il nostro girone è più competitivo".
V: "Mi mancano le lettere B, C, H e poi li ho fatti tutti. La serie D è uguale in tutta Italia, si gioca un buon livello di calcio, in qualche regione c’è più cultura calcistica, in altre ambienti più caldi e in altre ancora più serenità e più soldi. Ma comunque il livello dei giocatori è omogeneo".
Cosa vi augurate?
A: "Gli auguro di vincere i play off come lo auguro a me stesso, sarebbe una bella soddisfazione personale. E vorrei dedicare questo momento ai nostri genitori che ci supportano sempre".
V: "Un augurio che posso fare a mio fratello è che tutto ciò che desideri si avveri. Io sarò sempre al suo fianco".
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